Poste Italiane multata per raccomandate ingannevoli

Una multa da 5 milioni di euro è stata erogata dall’Antitrust a Poste Italiane. E’ il valore massimo consentito dalla legge anche se non deterrente in rapporto al fatturato del gruppo che nel 2019 è stato di 3,492 miliardi di euro.

Poste italiane sanzione da 5 milioni di euro

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato la sanzione a Poste Italiane dopo aver accertato che il tentativo di recapito delle raccomandate non sempre viene esperito con la tempista e la certezza che Poste enfatizza nei messaggi pubblicitari.
Una prova a campione condotta tra il 12 e il 22 gennaio 2020 in alcuni centri di distribuzione confermerebbe la sistematicità della “non consegna” delle raccomandate. “In un significativo numero di casi – scrive l’Agcm – i prodotti risultati inesitati da consegnare presso lo stesso indirizzo (e dunque assegnati allo stesso portalettere) riportano sotto la casella dedicata alla “data dell’avviso di giacenza’, lo stesso giorno e lo stesso orario, con grado di precisione al secondo, di stampa dell’avviso”. Questo si sarebbe verificato per circa 3 mila consegne in 10 giorni.

Mancata consegna delle raccomandate

Si parla anche numerosissimi reclami dei consumatori che hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate, anche quando avevano la certezza di essere stati presenti nella propria abitazione. Per il Garante il comportamento di Poste provoca danni però non solo ai consumatori, ma anche al sistema giustizia del Paese. In particolare, segnala l’Antitrust, “le condotte descritte provocano gravi danni al sistema giustizia del Paese per i ritardi dovuti ad errate notifiche nell’espletamento dei processi, soprattutto quelli penali, con conseguente prescrizione di numerosi reati”.

La difesa di Poste Italiane

Dal canto suo Poste Italiane si difende dalle accuse segnalando il numero molto basso (rispetto al numero totale delle consegne) e dal fatte che molti clienti delle raccomandate siano clienti business e quindi non veri e propri consumatori. Poste Italiane reputa “inaccettabili i contenuti del comunicato dell’Autorità Antitrust”, e afferma come, secondo la società è “sconcertante il riferimento ai gravi danni al sistema Giustizia del Paese”. Poste italiane annuncia anche che “tutelerà, con fiducia nel sistema giudiziario italiano, la propria immagine e reputazione, i propri diritti e la correttezza delle proprie condotte” facendo un ricorso al Tar. “Si tratta – commenta Poste Italiane – di un servizio e di condotte che mai sono state oggetto della procedura istruttoria e che solo oggi emergono dalla comunicazione dell’Antitrust. Peraltro, come dovrebbe essere noto, trattasi di un servizio del tutto differente dalle raccomandate, rigorosamente disciplinato dal legislatore e in merito al quale, da decenni, Poste Italiane garantisce il corretto funzionamento del Sistema Giustizia su tutto il territorio nazionale”.