Il 2021 sarà per forza di cose un anno pieno di cambiamenti, volto di un paese che dovrà rimettersi in carreggiata dopo l’annata che resterà ben impressa nelle menti di tutti a causa della pandemia. L’economia è stata ovviamente minata dai numerosi impedimenti occorsi dal covid, e sebbene il vaccino sia arrivato nel nostro paese da qualche settimana, sarà necessario attendere ancora prima di un ritorno ad una parziale normalità.
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Stop agli assegni familiari ANF
La Legge di Bilancio 2021 tra i numerosi provvedimenti e regolamentazioni ha presentato anche una serie di misure per fronteggiare le difficoltà di specifiche categorie di persone, andando a modificare anche parzialmente precedenti provvedimenti in favore di nuovi.
Nella prossima estate infatti saranno “mandai in soffitta” gli assegni familiari ANF, una misura creata nel 1988, una prestazione economica a sostegno del reddito delle famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente calcolata sul nucleo familiare.
Dal prossimo luglio infatti questa misura sarà sostituita dall’Assegno Unico e universale, un assegno elargito molto probabilmente su base mensile per i lavoratori dipendenti nonchè per quelli autonomi che hanno figli. La misura avrebbe valenza a partire dal settimo mese di gravidanza fino al 18esimo o 21esimo anno d’età, e il calcolo dell’importo mensile (che non dovrebbe superare i 100 euro) prenderà in considerazione l’ISEE familiare che non dovrà oltrepassare un limite minimo per permettere l’erogazione dell’Assegno. Questi mesi serviranno per apportare tutte le modifiche necessarie a questa misura e renderla ufficiale entro la prossima estate.