Purtroppo in Italia trovare lavoro diventa sempre più difficile e quindi soprattutto molti giovani sono pronti a lasciare il nostro Paese per trasferirsi all’estero in cerca di fortuna e tra le mete più ambite c’è la Francia, soprattutto per coloro che sono degli inguaribili romantici e sono attratti da questa Nazione e dalla città dell’amore come Parigi. Ma lavorare in Francia conviene? Di seguito vi sveleremo la risposta.
Conviene vivere in Francia? I pro e i contro
In Francia come in Italia si sta vivendo un periodo di crisi economica dovuta al Covid non indifferente, quindi trasferirsi lì ha dei pro e dei contro.
Ecco i pro:
Sicuramente vale la pena per quanto riguarda gli stipendi, perchè il salario minimo per un lavoratore non specializzato è di 1.500 euro.
A differenza dell’Italia poi c’è una enorme efficienza pubblica. Bus e metro ad esempio non sono mai in ritardo e le corse sono molte di più rispetto al nostro Paese.
Essendo una nazione che confina con l’Italia la lingua è molto simile alla nostra e quindi impararla non sarà tanto difficile.
L’istruzione per i nostri figli è il top con spese molto minori a quelle italiane.
I contro:
Il costo della vita è più alto che in Italia. Vivere a Parigi è pressochè impossibile visti i costi degli affitti delle case, quindi bisogna scegliere altre città.
Il tasso di disoccupazione è più basso rispetto all’Italia ma più alto rispetto ad altre nazioni europee dove quindi sarebbe più facile trovare lavoro.
Non è certo la nazione adatta per coloro che parlano inglese, perchè in Francia sono molto patriottici e privilegiano chi parla il francese.
Esistono assicurazioni obbligatorie che si dovranno stipulare: quella sugli incendi per la casa e quella sanitaria e bisogna sapere che l’assicurazione sanitaria costa 700 euro all’anno.
Conclusioni
Al tirar delle somme tra Italia e Francia non si riscontrano quindi tanti vantaggi al trasferimento, quindi se proprio si decide per un lavoro all’estero meglio scegliere alte nazioni.