Sono tantissime le singole persone e i nuclei familiari che, per accedere a varie agevolazioni, si trovano davanti alla necessità di chiedere l’ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente). Premettendo il fatto che per accedere a questo documento, che rappresenta una sorta di fotografia della ricchezza di un nucleo familiare o di una determinata persona, è necessario compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), ricordiamo che, tra le informazioni da presentare per riceverlo, rientrano le specifiche relative alla giacenza media del conto corrente.
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Per chiarire meglio la situazione ricordiamo che, nel caso in cui si avesse intenzione di richiedere l’ISEE per l’anno corrente, ossia il 2021, è necessario presentare le informazioni relative alla giacenza media sul conto al 31 dicembre 2019.
Quanto incide questo dato? Chiederselo è importante e normale. Chiunque si interessi delle sorti dei propri risparmi, infatti, almeno una volta si è domandato se valga o meno la pena tenere i soldi sul conto e, in caso, che cifra considerare.
Nelle prossime righe di questo articolo, risponderemo a questa domanda, cercando di capire assieme che peso ha la giacenza media del conto corrente sull’ISEE.
Conto corrente: quanto incide sul calcolo dell’ISEE?
Quando si parla di conto corrente e delle informazioni in merito alla giacenza presentate ai fini di ottenimento dell’ISEE, è necessario parlare di patrimonio mobiliare. O meglio, si dovrebbe ragionare considerandolo come una parte di esso. Nella definizione di “patrimonio mobiliare” è possibile far rientrare anche i titoli di Stato, i depositi e le azioni e qualsiasi strumento finanziario risulti previsto dalla normativa ISEE.
Ovviamente nel caso in cui si dovesse essere titolari di qualcuno degli strumenti elencati nel paragrafo precedente, sarebbe necessario includere tutti i dettagli nella richiesta. Chiarito questo aspetto, è bene specificare che, in generale, il patrimonio mobiliare totale incide attorno al 20% sul calcolo dell’ISEE. Ciò significa che la giacenza media del conto corrente ha di fatto un peso non così importante. Almeno non lo è se lo si parametra al restante 80% che, invece, è legato ai redditi assoggettati IRPEF.
Tornando al patrimonio mobiliare, facciamo presente che la legge prevede il fatto di sottrarre da esso una franchigia pari a 6000 euro, il cui importo aumenta di 2000 euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al soggetto dichiarante.