Francobolli rari del Vaticano: questi valgono tantissimo

Il mondo della filatelia è ricco di pezzi interessanti. Tra questi, spiccano i francobolli rari del Vaticano. Se stai leggendo queste righe, significa che vuoi sapere qualcosa di più sul loro valore. Fantastico! Nelle prossime righe di questo articolo, potrai trovare tutte le specifiche in merito.

Francobolli vaticani rari: quali sono?

Quando si parla di francobolli rari del Vaticano, un doveroso cenno deve essere dedicato alla serie, risalente al 1947, della posta aerea della Santa Sede. In questo frangente, si parla di pezzi caratterizzati da un valore non altissimo. Ci aggiriamo infatti attorno a una somma di 25 euro.

Proseguendo con l’elenco dei francobolli rari dello Stato Vaticano, un doveroso cenno deve essere dedicato ai pezzi celebrativi dell’ottavo centenario del Decretum Gratiani. Francobolli risalenti al 1951, sono di due colori – blu o viola – e sono contraddistinti da un valore che si aggira attorno ai 150 euro.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i francobolli rari emessi dalla Santa Sede! Nell’elenco di questi pezzi spicca il francobollo realizzato nel 1949 con lo scopo di celebrare il 75esimo anniversario dalla fondazione dell’Unione Postale Universale. Di particolare pregio estetico e caratterizzato dalla raffigurazione di due angeli che si tengono per mano, ha un valore che si aggira attorno ai 70 euro.

Rimanendo sempre tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50, non si può non fare riferimento al francobollo emesso dalla Santa Sede per celebrare il 15esimo centenario del Concilio di Calcedonia, che ha avuto luogo nel 451. In questo caso, abbiamo a che fare con un valore di 38 euro.

Un altro pezzo degno di citazione nell’ambito della storia filatelica della Santa Sede è il francobollo coniato con lo scopo di celebrare il Congresso Giuridico Internazionale (siamo a metà degli anni ’30).

Per quanto riguarda le caratteristiche, ricordiamo che questo francobollo si contraddistingue per la presenza,  nella parte alta, della scritta “Congressus Iuridicus Internationalis”. Nella parte bassa, invece, è presente il valore in lire, pari a 1,25.

Per quanto riguarda l’interesse da parte dei collezionisti, facciamo presente che si tratta di una somma decisamente più alta rispetto a quelle ricordate prima. Siamo infatti attorno ai 300 euro.