Bonus Baby sitter: in quali regioni è attivo?

Tra le numerose misure che hanno fatto parte del decreto Cura Italia, realizzato durante la prima ondata pandemica dal governo Conte II, spicca l’apprezzato Bonus Baby Sitter, formalizzato in un voucher che può essere utilizzato per retribuire prestazioni lavorative come i Baby Sitter e viene accreditato sul “Libretto famiglia”.
L’ultimo Decreto Ristori ha “riallineato” questo bonus con una proroga confermata con il messaggio n. 101 del 13/01/2021, permettendo fino al 28 febbraio 2021 per inserire il voucher nel Libretto Famiglia.

Regione Umbria

La regione Umbria ha nel frattempo provveduto a stanziare un’ingente somma per lo stanziamento di una particolare forma di Bonus Baby sitter. E’ la stessa Donatella Tesei, presidente della regione, a renderlo noto:

“Nella consapevolezza delle difficoltà che le famiglie stanno affrontando a causa della diffusione del virus e delle necessarie conseguenti misure restrittive, oltre ad una continua interlocuzione con il Governo nazionale che dovrà fare la sua parte su questo tema con 10 milioni di euro di fondo dedicato come già da noi richiesto, abbiamo destinato come Regione 3 milioni di euro per finanziare un bonus baby sitter.

Un primo sostegno concreto ai nuclei familiari con uno o più figli a carico di età inferiore ai 12 anni. A seguito, infatti, delle chiusure dei servizi socio-educativi e della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria a decorrere dall’8 febbraio, le famiglie potranno usufruire di un contributo di 400 euro, elevato di 100 euro per ogni figlio a carico sempre di età non superiore ai 12 anni. Il beneficio sarà riservato ai nuclei familiari con reddito Isee fino a 50 mila euro e in cui tutti e due i genitori siano impegnati in attività lavorativa, sia dipendente che autonoma.
Si tratta di una iniziativa che riteniamo doverosa e importante, perché va nella direzione di un sostegno diretto e concreto alle famiglie, duramente colpite dagli effetti dell’emergenza in atto. In questi mesi abbiamo attivato diversi strumenti per rendere effettivo il diritto allo studio dei giovani della nostra regione, mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili. In questo momento sono infatti ancora disponibili i due avvisi per la concessione di borse di studio per gli studenti delle scuole primarie e secondarie, e il rimborso delle spese sostenute per i servizi socio-educativi relativi ai bambini da zero a sei anni”.
Per questo intervento, grazie alla riprogrammazione del Fondo Sociale Europeo, è stata individuata una disponibilità finanziaria iniziale di 3 milioni di euro. “Continueremo a sostenere le giovani generazioni e le loro famiglie nella consapevolezza che ogni risorsa spesa in questa direzione è una risorsa investita nel nostro futuro e in quello della nostra comunità regionale”.