In questo articolo parleremo in maniera approfondita di un interrogativo molto diffuso in questo periodo, ossia la scadenza del pagamento IMU febbraio 2021.
Se vuoi saperne di più e scoprire tutti i dettagli relativi ai termini, non ti resta che seguirci nelle prossime righe.
Pagamento IMU: ecco la scadenza
La scadenza per il pagamento IMU febbraio 2021 è il 28 del mese. Per essere precisi, si tratta dell’ultimo giorno utile al pagamento del conguaglio del 2020.
Dal momento che il 28 febbraio cade di domenica, il legislatore ha predisposto la mancanza di sanzione anche nel caso in cui il contribuente dovesse effettuare il pagamento il 1° marzo, ossia il lunedì successivo.
In merito all’IMU, è interessante notare che si ha a a che fare con una divisione dei pagamenti di saldo e conguaglio. A cosa è dovuta? Alla legge di conversione che ha riguardato il decreto di proroga dello stato di emergenza causato dalla pandemiadi SARS-CoV-2.
In virtù di quanto appena ricordato, alle amministrazioni locali è stato concesso più tempo per definire le aliquote. Tutto questo ha avuto come conseguenza il protrarsi nel tempo delle scadenza dei pagamenti delle tasse sulla casa.
Entrando nel dettaglio delle scadenze dell’IMU, facciamo presente che quella del 28 febbraio 2021 è stata preceduta dal termine del 16 dicembre 2020.
Per quel che concerne i compiti dei Comuni, è importante sottolineare che le amministrazioni locali hanno avuto tempo fino al 31 gennaio 2021 per pubblicare le delibere aggiornate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In merito alla situazione della tassa sugli immobili di proprietà, incombe un forte rischio di problematiche tecniche. Essenziale è ora capire in quali casi le amministrazioni locali hanno posto in essere variazioni all’aliquota e, successivamente, ricalcolare quella relativa alle proprietà immobiliari di cui si vanta il possesso, sottraendo ovviamente la somma già pagata.
A tal proposito, è essenziale rammentare che la scadenza sopra citata dell’IMU febbraio 2021 riguarda appunto i proprietari di immobili situati in territori comunali ove l’amministrazione ha messo in atto delle variazioni all’aliquota.