Se hai questa moneta da 50 centesimi sei ricco: ecco qual è

Le vecchie lire sono rimaste nei ricordi di tutti gli italiani. Dopo l’avvento dell’euro nel 2002 e la conseguente estinzione della lira, qualcuno ha pensato bene di conservare qualche esemplare della vecchia valuta per ricordo. E ha fatto bene, perché al fondo di un cassetto potrebbe esserci un tesoro. Ad esempio, se hai questa moneta da 50 centesimi sei ricco: ecco qual è la fortunata.

I 50 centesimi che valgono

Quando sentiamo parlare di 50 centesimi siamo abituati a pensare subito alla corrente monetina dorata rotonda, quella utile per dare un resto, per prendere un carrello al supermercato, per comprare un lecca lecca a nostro figlio. La moneta da 50 centesimi di euro però, non è da confondere con la vecchia moneta italiana da 50 centesimi, che fece la sua comparsa nel ben lontano 1825. Nel corso degli anni, questa moneta da 50 centesimi è stata sempre coniata con modalità diverse. Avere al fondo di un cassetto una moneta da 50 centesimi coniata dopo l’Unità d’Italia, può voler dire diventare ricchi. La vecchia moneta italiana da 50 centesimi del 1861 vale infatti 20.000 euro.

Le caratteristiche della moneta

Abbiamo capito che se vogliamo diventare ricchi non dobbiamo controllare nelle nostre tasche tutti i 50 centesimi di euro ma guardare al fondo dei cassetti dei ricordi se troviamo la vecchia moneta italiana da 50 centesimi del 1861. Ma attenzione: per ricevere ciò che ci spetta, dobbiamo guardare con attenzione dove la moneta è stata coniata. Nel 1861 la Zecca di Firenze coniò 1.222.099 copie della moneta da 50 centesimi. La Zecca di Roma ne coniò invece molto poche, solo 4.910 esemplari. Una tiratura limitata dunque e, come abbiamo detto più volte, la tiratura limitata aumenta il valore della moneta. Quindi è la moneta da 50 centesimi coniata a Roma che vale 20.000 euro. Quella coniata a Firenze vale sui 2.000 euro.

Riconoscere la 50 centesimi fortunata richiede molta attenzione poiché tutte le monete  coniate fra il 1861 e il 1863 sono pressoché identiche. La valuta è in argento 900%, pesa 2,5 grammi, ha un diametro di 18 millimetri e il contorno è liscio. Su una delle facce è incisa la testa del Re rivolta a destra con la scritta VITTORIO EMANUELE II e sotto il collo il nome dell’autore. Sull’altra faccia è inciso lo stemma dei Savoia tra rami di alloro con la scritta REGNO D’ITALIA. Compaiono inoltre il valore di 50 centesimi e il segno della Zecca.

Segni particolari

Per capire se abbiamo tra le mani la moneta da 50 centesimi che oggi vale 20.000 euro, dobbiamo guardare bene certamente la data del 1861 nella parte bassa ma anche la faccia che riporta lo stemma Savoia. La cosa più importante è certamente la sigla della Zecca. Sulla parte inferiore della moneta, accanto all’indicazione del valore, si trova la suddetta sigla, che indica la Zecca a sua volta simbolo della città dove è stata coniata la valuta. Per avere conferma che la moneta che si ha vale oggi 20.000 euro, la sigla della zecca che deve esserci è la lettera dell’alfabeto R, che indica proprio la Zecca di Roma. Se tutto corrisponderà, avrete allora in mano non 50 centesimi delle vecchie monete ma ben 20.000 attuali euro.