Non è mai facile adattarsi ad una nuova valuta: noi italiani, come la maggioranza degli abitanti degli altri paesi europei, lo sappiamo bene visto che meno di 20 anni fa la storica valuta nostrana è stata sostituita dall’euro, che ad oggi viene utilizzata da 19 paesi del vecchio continente.
Dopo due mesi di “convivenza” con la lira, l‘euro ne ha preso definitivamente il posto a partire dal 1° marzo 2002. Quasi improvvisamente la cittadinanza ha dovuto confrontarsi con una serie completamente nuova di monete e banconote che hanno richiesto diversi anni di adattamento per poter essere totalmente assimilate dai cittadini.
Centesimi di euro
Sono sopratutto i centesimi di euro ad aver creato più di qualche difficoltà in fatto di abitudine: originariamente i tagli monetari erano 8, ossia 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi oltre ai più “familiari” 1 e 2 euro. Queste ultime due monete sono sicuramente le più distinguibili data la loro natura bimetallica, mentre i centesimi di taglio più piccolo (1, 2 e 5) presentano una colorazione color rame, contrapposta a quella dorata dei 10, 20 e 50.
Le monete da 1 e 2 centesimi sono state rapidamente accantonate dapprima dalla popolazione e poi anche dalla zecca italiana che ha smesso di produrne a partire dal 2018, adottando una politica di arrotondamento: troppo piccole e dall’esiguo valore per poter essere considerate.
ecco quando possono valere moltissimo!
Tuttavia anche i centesimi più piccoli possono valere molto, a patto di trovarsi di fronte l’emissione giusta: un centesimo di euro della repubblica di San Marino del 2003 è considerato raro e può valere fino a 10 euro se in Fior di Conio.
Ancora più interessanti gli “errori di conio”: alcune monete da 1 centesimo presentano un lato senza alcuna incisione, totalmente “pulita”, a causa di un errore in fase di coniatura. Data la rarità questa può valere diverse centinaia di euro, mentre ancora più raro e prezioso è il centesimo Mole Antonelliana, ossia un altro errore di conio datato 2002.
Una piccola percentuale di monete da 1 centesimo infatti fu realizzato erroreamente con la Mole Antonelliana, che è presente su quella da 2. Di fatto è una moneta da 2 centesimi ma con il valore dominale di una da 1. Questa vale migliaia di euro, fino a 3000 se in eccellenti condizioni.