Da quando esiste il concetto di denaro inevitabilmente esistono anche le truffe ed i raggiri, che in realtà hanno avuto sviluppo fin dai tempi del baratto, ossia molto prima delle valute come le intendiamo oggi.
Con l’evoluzione dei sistemi economici e con l’arrivo delle nuove tecnologie, a partire dalla seconda metà del 20° secolo, la quantità dei raggiri non si è arrestata, anzi.
Raggiri telematici
Abbiamo già trattato della pericolosità del phishing, ossia la più comune e spesso anche la più pericolosa tipologia di raggiro che può avvenire utilizzando lo smartphone o il computer, oramai dotati di sistemi di sicurezza piuttosto avanzati ma non perfetti. Il phishing infatti necessita dell’intervento della vittima per poter operare, simulando un servizio che richiede l’attenzione dell’utente, portandolo ad aprire un link che in molti casi “ruba” i dati sensibili.
Se trovi una banconota vicino al Bancomat sta attento: ecco il perchè
Anche nel “mondo reale” queste dinamiche continuano a manifestarsi e spesso sono molto varie ed ingegnose, quasi tutte si applicano allo sportello ATM, ossia quello adibito ai prelievi e agli estratti conti. Questi possono essere manomessi con degli strumenti, per trattenere la carta oppure i contanti, così da essere recuperati successivamente.
Altri tipi prevedono invece l’intervento umano, uno dei più recenti, sviluppata da due complici nei pressi di un ATM, uno incaricato a notare il PIN della vittima senza farsi notare e ricordarlo mentre il secondo, dopo aver lasciato cadere una banconota, sarà pronto a farlo notare, domandando se il denaro è stato smarrito. Solitamente questo comporta alcuni secondi di distrazione, sufficienti per permettere all’altro complice di recuperare la tessera inserita e sostituirla con una simile.
Questo sistema ha particolare effetto sulle persone più anziane, ma può lasciare spiazzati anche i più giovani. Ecco perchè è meglio stare attenti se vediamo una banconota a terra nei pressi di un ATM.