Il termine bancomat identifica un tipo di tecnologia e circuito che utilizza una tessera magnetica per operare i trasferimenti di denaro ed i pagamenti, una delle prime forme di pagamento elettronico a trovare grande diffusione nel nostro paese.
Oggi per identificare qualsiasi forma di pagamento elettronico simile viene identificato con il termine “bancomat”, quindi anche operazioni di prelievo e pagamenti presso gli esercenti sono identificati con il medesimo nome.
Rivoluzione digitale
La rivoluzione digitale ha inevitabilmente coinvolto anche l’aspetto economico di tutti i giorni, sopratutto a causa della politica che praticamente ogni nazione europea ha scelto di adottare per limitare l’utilizzo del contante, che viene utilizzato anche per eludere controlli fiscali, andando quindi ad influenzare negativamente le casse dello stato, oltre ad alimentare il lavoro in nero.
Allarme Bancomat in tutta Italia: pazzesco, ecco cosa non puoi più fare
Da oramai molti anni ciò appare evidente sia dalle politiche adottate dai governi, come il Cashback di Stato e l’attuale Bonus Bancomat, ma anche dal limite di denaro in contante che è possibile spendere per le singole transazioni.
A partire dal 1° gennaio 2022 infatti il limite è stato ridotto da 1999,99 a 999,99 euro per ogni singolo acquisto/transazione, decisione che è chiaramente un “incentivo” ad utilizzare maggiormente la moneta elettronica.
La situazione è meno chiara per quanto riguarda il limite sui prelievi che è solitamente decisa dai singoli istituti bancari, ed è differente per quanto riguarda privati e aziende o società.
In senso generale il limite mensile di prelievo è solo aleatorio visto che “scattano” controlli solo per somme di denaro superiore ai 10mila euro al mese, ma con con le nuove regolamentazioni la situazione potrebbe cambiare: il limite dei 1000 euro al giorno, che appare comunque difficile da superare per la maggior parte del cittadini, potrebbe essere soggetto a nuovi limiti imposti dalle singole banche.