La “giovane” storia dell’euro ha avuto inizio nel 2002 per gli italiani e per la maggior parte dei cittadini europei, anche se il concetto di moneta unica condivisa da un’intera nazione è in realtà molto più vecchia, ed ha trovato una prima attuazione teorica con il trattato di Maastricht, che di fatto ha concretizzato l’idea di una valuta condivisa. In poco tempo emissioni come quella da due euro hanno iniziato a diffondersi in tutto il continente.
Esattamente 20 anni fa quindi l’euro ha gradualmente preso il posto delle valute tradizionali, lira compresa, ed è utilizzata da 19 dei 27 Stati membri dell’Unione Europea, oltre che da entità che non ne fanno parte come il Vaticano e il Principato di Monaco.
Monete commemorative
L’euro ha sicuramente necessitato di un periodo di adattamento per essere concretamente adottato con naturalezza dalle popolazioni degli stati, ma al contempo ha portato nelle mani dei collezionisti un numero importante di nuovi esemplari. Questi sono diventati ancora più numerosi con lo sviluppo delle monete commemorative, speciali emissioni sviluppate dai singoli stati in tirature limitate per commemorare eventi, personaggi e figure politche famose.
Se hai questi due euro sei ricco sfondato: pazzesco, ecco quali
Anche i già citati piccoli stati come il Vaticano, San Marino e Monaco realizzano queste emissioni, al pari di quelle “tradizionali”. Gli euro commemorativi sono coniati interamente nel formato da 2 euro , ed il più danaroso ed interessante di questi è sicuramente quello realizzato dal Principato di Monaco nel 2007, nella fattispecie quello dedicato alla principessa Grace.
Grace Kelly, attrice statunitense poi naturalizzata monegasca dopo il matrimonio con Ranieri III di Monaco, scomparsa nel 1982 in un incidente d’auto. A 25 anni dall’incidente, il Principato ha voluto omaggiare la sua figura con questa emissione, costituita da 20.001 esemplari, quasi tutti prenotati e venduti in anticipo.
Questo ha contribuito a rendere questa moneta un pezzo molto ambito, che ha raggiunto rapidamente una valutazione pari a 2500 euro, ma all’asta molti di questi esemplari sono stati venduti per cifre molto superiori, dai 6000 fino a oltre 10.000 euro.