Il bancomat rappresenta una delle svariate tipologie di pagamento elettronico diffusi in Italia, al pari delle carte di credito, carte di debito e quant’altro. Le tessere adibite ai pagamenti ed al prelievo di contante sono sempre più diffuse e “incentivate” anche dai governi.
Una delle principali motivazioni che porta l’Unione Europea e anche numerosi altri stati ad intraprendere quella che viene considerata una vera “guerra al contante” è relativa alla tassazione sulle transazioni di denaro, molto più difficili da tracciare con il contante, a differenza di bonifici, carte e bancomat.
Non si tratta dell’unica motivazione, visto che anche dal punto di vista della sicurezza e praticità risulta molto più semplice gestire il denaro telematicamente, nonostante diverse “resistenze” da parte della popolazione più tradizionalista, legata al denaro liquido.
Aumento sui prelievi al Bancomat: quanto si paga adesso?
Un aumento dei pagamenti elettronici ha modificato anche i costi delle banche, che stanno passando sempre con più frequenza al digitale, rendendo meno utili le filiali e gli ATM adibiti al prelievo dei contanti. Ciò ha comportato una certa preoccupazione da parte della clientela di istituti di credito, che, banalmente, devono far rientrare i costi, ed il metodo più logico rappresenta quello di aumentare i costi delle commissioni sui prelievi.
Attualmente la legge prevede una commissione “minima” di 0.49 centesimi di euro per ogni prelievo effettuato presso una banca che non sia quella del titolare, e almeno nell’immediato i costi non dovrebbero lievitare anche se nei prossimi mesi gli istituti di credito potrebbero concretamente aumentare questa soglia, fino a portarla ad 1 euro o 1,50 per ogni prelievo, per potersi garantire un’entrata minima. Si parla di ipotesi concrete perchè i 49 centesimi come commissione minima non sono più sufficienti per molte banche, sopratutto quelle meno “importanti”.
Di contro, con sempre più “colossi bancari” che si stanno convertendo al digitale al 100 %, rimuovendo la presenza fisica sul territorio, gli utenti saranno costretti ad prelevare presso un numero sempre minore di sportelli.