Addio a tutte le banconote dell’euro: pazzesco, ecco cosa succederà

Il contesto storico attorno al denaro come lo conosciamo oggi è in subbuglio: la tendenza globale o comunque quella occidentale-europea sono oramai sempre più orientati al graduale ma inevitabile abbandono del contante, ed anche una valuta “giovane” come l’euro non farà eccezione. L’idea dell’Unione Europea, condivisa anche da altre realtà, è proprio quella di adattarsi ad un contesto cashless, ossia privo di qualsiasi forma di valuta “fisica”. Quando ci sarà un addio all’euro, nella sua forma di monete e banconote?

Progressivo cambiamento in vista

In generale i contesti europei legati al contante prevedono una graduale ma importante “dismissione” della valuta fisica, che è visibile anche dalla minore presenza degli ATM adibiti all’erogazione di banconote. La scelta fa parte di una precisa volontà anzi necessità, da parte degli istituti di credito che a causa dei costi sempre più elevati, scelgono di dismettere le filiali ritenute “meno necessarie”, oppure optando per una dismissione totale, come deciso dal Gruppo ING, presente sul territorio italiano con brand come conto Arancio, che dal 2021 di fatto ha optato per dedicarsi esclusivamente all’home banking.

Addio a tutte le banconote dell’euro: pazzesco, ecco cosa sta succedendo

Si sta concretizzando un addio alle banconote quindi? In realtà il processo risulta avviato da qualche anno, ma non tutti se ne sono accorti anche perchè un passo così importante richiederà comunque diverso tempo per essere portato a termine.

La Banca Centrale Europea ufficializzerà infatti una nuova serie di banconote dell’euro nel 2024, che gradualmente sostituiranno quelle attuali, che a loro volta hanno preso il posto di quelle della prima serie. Almeno per un altro decennio “pieno” quindi le banconote così come le monete non “scopariranno” e sicuramente non lo faranno improvvisamente da un giorno all’altro ma è probabil una graduale diminuizione nei volumi, anche per contrastare in modo efficace fenomeni come l’evasione fiscale e la contraffazione.