C’è una moneta che vale migliaia di Euro e che potrebbe essere nei vecchi ricordi di famiglia. Si tratta di una moneta che oggi, facendo raffronti con le attuali valute, potrebbe sembrare di valore irrisorio. Parliamo della 2 Lire del 1947, una moneta molto piccola e leggerissima, che aveva un valore nominale tutto sommato contenuto.
Già molto minore rispetto alle prime 2 Lire coniate alla nascita del Regno d’Italia, ottanta anni prima. Già in quel periodo in quella distanza di tempo il cambio del valore della moneta fu enorme. Il collezionismo numismatico però non guarda a queste cose, ma alla tiratura degli esemplari e allo stato di conservazione degli stessi. Scopriamo qualcosa in più sulla 2 Lire del 1947 in quest’articolo.
Ecco quale moneta vale migliaia di Euro
La moneta che vale migliaia di Euro è sicuramente la 2 Lire 1947 in stato Fior di Conio (FdC) che pochi anni fa è stata venduta all’asta per la cifra impressionante di 1680. Oggi in realtà questa specifica moneta in questo stato di conservazione può valere anche 1800 Euro.
La 2 Lire 1947 mantiene un valore molto interessante anche per gli stati di conservazione inferiori. Lo stato “Splendido” (SPL) può farvi fruttare una cifra di poco inferiore ai 1000 Euro, mentre il più comune BB (bellissimo) arriva ad un valore di circa 500 Euro.
La 2 Lire 1947, detta “Spiga”
La moneta in questione è una piccola moneta in alluminio, con presenza di magnesio e manganese, dal bordo liscio e dalla forma rotonda. Grande circa 24 mm di diametro e uno spessore di 2mm, ha un peso di 1.75 grammi. È stata una moneta potenzialmente in circolazione dal 1946 al 2001, ma l’inflazione e la crescita economica del nostro paese ne hanno segnato la sparizione dalla circolazione molto prima della sua perdita di valore legale.
Presenta sul dritto l’incisione di un uomo che ara la terra con un aratro, circondato dalla scritta “Repubblica Italiana”. Sul rovescio invece c’è la caratteristica spiga di grano, attorniata dalle incisioni L. e 2, che ne indicano il valore. In basso sono presenti l’anno di conio (ce ne sono dal 1947 al 1950) e il simbolo della zecca di Roma (R).
A partire dal 1950 il simbolo della spiga venne sostituito da un olivo, conferendo a questa particolare moneta una certa rarità. I siti specializzati indicano la tiratura della versione del 1947 in 12mila esemplari.