Il processo tecnologico prima o poi “colpisce” tutti, entusiasti e scettici di turno nella quasi totalità delle occasioni, ma è soprattutto nei contesti più “invasivi” come quelli economici che tende a diventare qualcosa di “ingombrante” quando va a modificare le nostre abitudini, anche se lo fa in modo graduale. Anche se oggi la tendenza vede una “predominanza” dei sistemi di pagameento elettronici avvantaggia Bancomat e altre forme di pagamento, in un futuro non così lontano i prelievi diventeranno con tutta probabilità parte del passato.
Bancomat, previsto lo stop dei prelievi. Come bisognerà fare?
La motivazione è molteplice, ma che affonda le radici in ragioni molto pratiche, legate alla “visibilità” delle transazioni da parte di banche, governi ed in generale lo stato. Attraverso i contanti questa operazione non è affatto semplice mentre è naturalmente attuabile con le forme di pagamento elettronico come i bonifici, ma anche i pagamenti attraverso assegni e carte.
In questo contesto i prelievi non sono così indispensabili rispetto al passato anzi sono disincentivati dalle banche sotto “pressione” dei governi. Gli istituti di credito da anni hanno deciso di dismettere con costanza un gran numero di sportelli ATM in quanto meno utilizzati nelle loro funzioni che non siano legate ai prelievi.
Dallo smartphone è infatti possibile oramai consultare i dettagli del proprio conto, quindi si ha “meno bisogno” degli ATM.
Lo stop dei prelievi costituisce quindi una sorta di naturale conseguenza di queste dinamiche ma si tratta di un fattore non ancora deciso. Un contesto economico fortemente legato al contante com il nostro necessiterà di più tempo per adattarsi al 100 % al denaro elettronico, quindi è difficile immaginare la scomparsa degli ATM dal territorio nazionale di punto in bianco.
E’ comunque da considerare che molti istutituti di credito hanno deciso preventivamente di “dedicarsi” esclusivamente ai servizi digitali come ad esempio ha scelto di fare il gruppo ING.