Shiba Inu, previsto un aumento di valore: dove può arrivare?

Shiba Inu ha caratterizzato la scena delle criptovalute in particolar modo durante il massimo periodo di crescita di valore delle crypto, dal 2020 in particolare, in pratica dal suo primo sviluppo per oltre un anno ha fatto registrare un aumento di valore che appariva quasi inarrestabile, ma che come molte altre valute di questo tipo ha per forza di cose dovuto palesare una forma di “stop”, determinato dall’intero mercato che nel 2022 ha patito diverse problematiche, a partire dall’emergenza energetica ad un graduale disinteresse da parte degli investitori.

Shiba Inu, previsto un aumento di valore: dove può arrivare?

Eppure Shiba Inu, sviluppato nel 2020 come “rivale diretta” di Dogecoin, è ancora tra crypto più supportate e tecnicamente interessanti del panorama attuale, in quanto il funzionamento è molto simile a quello del “vecchio” Ethereum (Shiba Inu utilizza la blockchain di quest’ultimo), il che la rende molto interessante per i grossi investitori.

A dimostrarlo sono i dati di capitalizzazione di mercato che sono in aumento che negli ultimi giorni sono raddoppiati: in sostanza questo significa che sia piccoli che grossi investitori (i cosiddetti whale in gergo finanziario, balene) continuano a finanziare il progetto Shiba Inu che seppur in flessione importante, sta iniziando a trovare applicazione pratica ad esempio nel recente gioco per smartphone chiamatto Shib Eternity che utilizza proprio i token SHIB.

E’ da tenere in considerazione anche il concetto di burning token, ossia l’operazione che viene effettuata per aumentare la richiesta di token SHIB e quindi conseguentemente il prezzo di mercato. Il fattore burning non costituisce un modo sempre immediato per incentivare i compratori ma può fornire comunque un boost.

Anche se il valore attuale che è di 0,00001016 dollari statunitensi non sembra volersi arrestare in questa prima parte di ottobre, le cose sono destinate a cambiare, secondo vari esperti, che sono pronti a scommettere su una risalita che potrebbe già iniziare a concretizzarsi da dicembre e che potrebbe portare ad un incremento del 30 % dell’attuale valore.

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