Poche cose uniscono gli italiani, un popolo tradizionalmente amante dei confronti ma anche generalmente delle “chiacchiere”, come il Canone Rai, una forma di “obbligo di pagamento” mai realmente normalizzato da parte dell’immaginario comune e reso ancora più fastidioso idealmente parlando a seguito delle modifiche da parte dello stato per renderlo più “accettabile”. Il Canone Rai, chiamato più correttamente tassa televisiva, è una imposta a tutti gli effetti che si applica in modo praticamente omogeneo per la maggior parte della popolazione italiana che è da molti anni munita quasi interamente di almeno un apparecchio televisivo. Dopo 5 anni, come stabilito dal Decreto Energia, il Canone Rai che è stato per tutto questo tempo associato alla fatturazione della bolletta dell’energia elettrica anche se molti cittadini ed anche diverse associazioni consumatori hanno platealmente chiesto una abolizione.
“Il Canone Rai sarà abolito”: ecco cosa sta succedendo
Anche il Codacons si è unito alla richiesta, considerando i tempi sufficientemente maturi per l’abrogazione del Canone Rai come lo conosciamo, che già dovrebbe ritornare sotto forma di pagamento unico. Da tempo la nota associazione consumatori si è schierata a favore della tassa televisiva:
Riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere a una abolizione totale del Canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria.
Realisticamente, è difficile che lo stato decida in modo “improvviso” di privarsi di questa forma di entrate, che lo scorso anno hanno comunque fornito oltre 1 miliardo e mezzo di euro sotto forma di entrate. Altri paesi europei come Francia e Germania ad esempio hanno mantenuto questa forma di imposta, ma altre nazioni come la Spagna hanno “spostato” la tassa televisiva in altri luoghi come ad esempio il pagamento delle tasse tradizionali come la dichiarazione dei redditi.
Per mantenere un livello di entrate sufficiente, lo Stato italiano potrebbe effettivamente offrire altre possibilità per rendere il Canone Rai più “appetibile”, inserendolo ad esempio in altre forme di pagamento.