Da millenni considerato un materiale di enorme pregio, l’oro costituisce ancora oggi una delle principali risorse economiche ma che nel corso del tempo ha trovato applicazioni molto importanti anche in altri ambiti, come ad esempio in varie industrie, in quanto l’oro viene considerato metallo nobile non per caso ma proprio in virtù di doti praticamente uniche, come la duttilità, la mallneabilità e la capacità di essere un eccellente conduttore di elettricità. Da secoli l’oro viene suddiviso in leghe, in base alla tipologia di utilizzo, e la “gradazione” di oro puro viene espressa in carati, su una scala da 1 a 24, dove l’oro a 24 carati è quello più puro e prezioso, utilizzato nell’ambito economico, ma è probabilmente quello a 18 carati ad essere maggiormente conosciuto e diffuso.
Se hai l’oro a 18 carati sei ricco: ecco quanto vale
L’oro a 18 carati infatti è molto sfruttato in ambito economico perchè utilizzato per la creazione di gioielli di pregio ma anche monili e finiture di alto livello. Rispetto al già citato 24 carati, quello a 18 rappresenta in realtà una lega d’oro composta da 18 parti di oro (75%) e 6 parti di argento e/o rame, nichel e zinco. I metalli per l’appunto sono “legati” con l’oro così da migliorarne la struttura e la resistenza ma anche per utilzzare meno metallo puro.
Se l’oro in ambito economco sta subendo una flessione non indifferente pur in un contesto difficile per i metalli preziosi. Anche se l’oro 18 carati segue il trend del metallo economico, che subisce le diverse variazioni di mercato, in quello dell’usato il valore resta importante, e non a caso risulta essere la principale risorsa “fisica” che viene richiesta.
Ad oggi un grammo d’oro a 18 carati (percentuale che viene evidenziata dalla punzonatura che recita 18k nella maggior parte dei casi) si aggira intorno ai 37-38 euro anche se molto dipende dal compratore e dalla quantità di metallo che siamo disposti a vendere.