Quanto si guadagna con il mining di criptovalute? Ecco la verità

Il mondo delle criptovalute ha aperto infinite possibilità di guadagno e, tra queste, rientra anche il mining.

Quando si parla di criptovalute si pensa subito ai Bitcoin, ma questi sono solo una delle monete virtuali che stanno stravolgendo il mondo dell’economia e della finanza. Ma come vengono create le criptovalute? Chi si occupa di questo processo? I miner, naturalmente!

I minatori di criptovalute lavorano comodamente seduti al proprio computer per “estrarre” le monete virtuali e rendere disponibili nuovi blockchain. Si tratta di un’attività remunerata, ma che, con il passare del tempo, della concorrenza e della crescita del mercato delle criptovalute, richiede l’utilizzo di processori sempre più potenti.

Come lavora il miner? E quanto può realmente guadagnare?

Mining di criptovalute: chi può farlo

In linea teorica, chiunque potrebbe dedicarsi a questa attività e provare a guadagnare qualcosa. In pratica però solo chi ha a disposizione un processore davvero potente può oggi pensare di dedicarsi al mining, soprattutto se il suo obiettivo solo criptovalute di alto livello come i Bitcoin e gli Ether.

Per riuscire a guadagnare, il miner deve disporre di un computer dotato di una grande potenza di calcolo. L’elemento più importante per aumentare questo valore è la tipologia di GPU, ossia la scheda video, la quale garantisce la possibilità di minare vari tipi di criptovalute.

Chi desidera occuparsi solo dei Bitcoin, può invece sfruttare gli ASIC, degli hardware molto veloci che permettono di ridurre i consumi di energia, ma non consentono di lavorare con altre valute virtuali.

Mining: come si calcolano i guadagni

Agli inizi i guadagni erano certo più alti e facili da ottenere, ma la crescita del mercato ha reso sempre più complesso il processo di estrazione delle criptovalute, aumentando i costi da sostenere e riducendo l’efficacia.

Per capire quanto si possa guadagnare con il mining, è necessario valutare 3 elementi, ossia: il costo dell’energia elettrica che, come ben sappiamo, ha subito proprio in quest’ultimo periodo un’impennata; l’investimento iniziale necessario per acquistare un computer adatto alle operazioni che si intende effettuare; la volatilità della criptovaluta scelta.

Dunque, per capire quali possono essere i guadagni è necessario, dopo aver scelto una criptovaluta, calcolare l’hashrate del proprio computer, ossia la velocità di elaborazione, e calcolare i potenziali guadagni. Da questi andranno naturalmente scalati i costi del computer e dell’energia elettrica.

Minare criptovalute: si guadagna davvero?

I guadagni possono esserci, questo è certo, altrimenti nessuno si occuperebbe di questo tipo di operazione. Bisogna però vedere a quanto ammontano tali guadagni.

Considerando il costo dell’energia elettrica nel nostro Paese, possiamo dire che i guadagni di un miner saranno quasi certamente molto bassi, se non addirittura inesistenti!