Azioni Eni: verso il futuro

“L’oro nero” in questo momento è molto sensibile. Troppe incertezze non aiutano il mercato del petrolio, questo è risaputo. Con l’arrivo della campagna elettorale americana, i numeri della pandemia che tengono tutti sull’attenti e lo spettro di possibili nuovi lockdown, è veramente difficile ottenere buoni risultati con in ambito petrolifero.

A riuscirci sembra essere Eni che, nonostante tutto, sta mantenendo un buon passo di marcia.

Il momento delicato dei titoli Oil

Non è bastato il rallentamento del mercato americano del greggio a causa delle devastazioni dell’uragano Sally per rilanciare il mercato oil europeo.

Seppure la produzione americana di petrolio sia stata rallentata, se non fermata, il mercato europeo non è riuscito a trarre quasi alcun vantaggio.

La preoccupazione di nuovi lockdown è troppo forte per riuscire a far salire i titoli oil. Di tanto in tanto, in questi giorni, vediamo titoli fermati in volatilità per cali troppo repentini, altre volte riprese miracolose, tuffi e rimbalzi…

In Borsa l’incertezza è spesso più dannosa delle brutte notizie. Le azioni Eni, nonostante questo clima teso, sono riuscite a mantenersi solide: 6.80 (alle 14.30 del 29 settembre 2020).

Il terrore del mercato del greggio

Come già accennato i possibili lockdown sono il vero spettro che agita i titoli oil. Se i contagi continuano a salire, soprattutto in Paesi come Francia, Inghilterra e Spagna, non è detto che i governi non siano costretti a prendere misure sempre più restrittive.

Mai come in questa occasione gli analisti di Borsa sono stati attenti allo sviluppo e alle vicende della diffusione di un virus.

La domanda è troppo fragile in questo particolare momento per riuscire ad assorbire altre eventuali riduzioni forzate di consumi in ambito petrolifero.

E’ un mercato che è appena ripartito e altri stop potrebbero essere deleteri. Per questo l’incertezza dei mercati in questo momento somiglia molto ad una psicosi. La paura e l’accortezza la stanno facendo da padroni.

Le capacità di Eni

Le azioni Eni mantengono un buon tracciato anche perché sostenute dai propri investimenti in fonti energetiche alternative. Il CEO ENI Claudio Descalzi ha infatti dichiarato:

“COVID ha impattato molto il settore energetico, soprattutto per la parte relativa all’oil & gas. Le compagnie integrate lungo la catena in questione, a causa della domanda e della guerra dei prezzi, hanno avuto problemi che continuano. Il discorso del COVID non è finito: domanda e consumi non sono ancora ripresi. In alcuni Paesi la mobilità è a livello quasi pre-COVID ma le valutazioni delle società e l’attenzione del mercato sono diversi. Il COVID ha determinato un cambiamento di direzione alla crescita delle società oil & gas. Il futuro non sarà semplice: solo attraverso tecnologie know-how e una transizione che decarbonizzi soprattutto la parte gas. Così si potrà dare vigore e posizionare le società petrolifere”