Bollette da non gettare: ecco quali sono e perchè!

Le bollette si accumulano e ti è venuta voglia di buttarle via? Non farlo! Alcune, infatti, devono essere conservate. Se vuoi sapere quali sono e perché, continua a leggere questo articolo.

Bollette: perché tenerle

Per essere precisi, è il caso di ricordare che è opportuno conservare non le bollette in sé, ma più che altro le ricevute. Il motivo è molto semplice ed è legato al fatto che, in caso di contestazioni del pagamento, situazione che può capitare anche se si è totalmente in regola, si ha la possibilità di regolarizzare la propria posizione.

Diverso è il caso in cui si gestisce il pagamento attraverso RID bancario. In questi frangenti, l’estratto conto della banca, dove vengono forniti i dettagli di tutte le spese, fa fede per attestare il pagamento.

Tornando un attimo alle ricevute delle bollette, facciamo presente che conservarle è molto importante. Nel momento in cui non è possibile regolarizzare la propria posizione in caso di contestazioni di pagamento, bisogna versare comunque la cifra richiesta (inutilmente, dato che è già stata pagata in passato).

Il nodo delle prescrizioni

La buona notizia relativamente alle bollette riguarda il fatto che… le loro ricevute non devono essere conservate per sempre! Bisogna infatti tenere in conto del nodo delle prescrizioni: trascorso un determinato lasso di tempo, infatti, non è più possibile ricevere contestazioni di pagamento.

La situazione in merito è cambiata radicalmente nel 2018, quando la prescrizione per le bollette della luce è passatada 5 a 2 anni. Questo significa che le ricevute delle bollette che ha ricevuto quest’anno dovranno essere conservte fino al 2022 e non fino al 2025.

Anche le bollette del gas sono state interessate da un cambiamento relativo alla prescrizione, che è passata, a inizio 2019, da 5 a 2 anni. Questo significa che le ricevute fino a gennaio dell’anno sopra ricordato dovranno essere conservate ancora per pochi mesi, ossia fino a febbraio 2021.

Degno di nota è anche il caso della bolletta dell’acqua (che viene inviata nei casi in cui il consumo del bene sopra ricordato non è compreso nell’ambito delle spese condominiali). Quanto tempo vanno conservate le sue ricevute? A tal proposito, è bene ricordare che, a inizio 2020, la prescrizione è passata da 5 a 2 anni. Quelle del telefono, invece, sono rimaste a una prescrizione di 5 anni.

Concludiamo ricordando che, per ovviare al problema della carta che si accumula, è opportuno pagare con il RID. Se non si ha modo di farlo, non bisogna mai dimenticare che, in caso di problemi, ci si può sempre rivolgersi al proprio gestore per avere lo storico delle fatture (online sui siti ufficiali è sempre presente un archivio).