Collezionavi francobolli? Se hai questi diventi ricco!

La filatelia è una passione che coinvolge tantissime persone. Chi la vive ad alti livelli, può anche diventare ricco. A dimostrazione di ciò, è possibile citare alcuni pezzi che valgono tantissimo.

Quali sono? Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo raccolto qualche informazione in merito.

Francobolli da collezione: quali sono?

Si potrebbero scrivere pagine e pagine in merito ai francobolli da collezione. Tra questi è possibile citare senza dubbio il trittico della Crociera Nord Atlantica.

Questi pezzi – come è chiaro dal nome, si tratta di tre francobolli – risalgono al 1933.  Sono stati realizzati con lo scopo di celebrare la traversata dal Bel Paese all’America compiuta da Italo Balbo e dalla sua squadriglia aerea.

Il trittico completo vale oggi come oggi una cifra a dir poco sorprendente: parliamo infatti di una somma di circa 60mila euro.

Proseguendo con l’elenco dei francobolli di valore, è impossibile non chiamare in causa i cosiddetti Aquila Bicipite. Di cosa si tratta di preciso? Dei primissimi francobolli emessi in Italia (siamo nel 1850).

Per essere precisi, si tratta di una serie da 5 francobolli che, al giorno d’oggi, può valere dai 21mila ai 23mila euro. Niente male, vero?

Non c’è che dire: i nomi dei francobolli che possono far diventare ricchi sono tanti e interessanti. Tra questi è possibile citare quello del Gronchi Rosa, un francobollo noto anche ai “non addetti ai lavori”.

Quando si parla di questo pezzo, si inquadra un francobollo caratterizzato da un errore relativo ai confini del Perù, che sono sbagliati.

Quanto può valere questo francobollo storico? Se usato, attorno ai 30mila euro.

Quando si parla di pezzi di valore nell’ambito della filatelia, non si può non fare riferimento anche ad altri francobolli interessanti, di valore ma che chiamano in causa cifre più contenute rispetto a quelle appena specificate.

Giusto per fare un esempio, ricordiamo il francobollo dei mondiali di calcio del 1934 che, nel 2021, può essere pagato dai collezionisti attorno ai 230 euro.