Incredibile, 170 euro in meno di pensione: ecco per quali classi

La situazione pensioni è in evoluzione per l’anno in corso, ma non sono assolutamente tutte “rose e fiori”, anzi sono previsti delle pensioni sensibilmente più basse in termini di importo, per motivazioni già previste ma comunque rilevanti.

Calo sulle pensioni

Secondo le ultime stime della UIL, Unione Italiana del Lavoro a causa del ricalcolo dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo: in sostanza l’importo della pensione annua si ottiene moltiplicando il montante contributivo, ossia il “conteggio” dei contributi versati per un coefficiente di trasformazione, che cresce con l’aumentare dell’età, premiando di fatto quanti vanno in pensione più tardi, valore che ogni anno viene aggiornato sulla speranza di vita media del paese (solitamente in sensibile crescita), fino ad arrivare ad un “taglio” massimo di 170 euro mensili per le pensioni più ricche, andando a “colpire” le persone che hanno percepito retribuizioni più cospicue dal lato contributivo, piuttosto che quello retributivo.
Chi ad esempio decide di uscire dal mondo del lavoro all’età di 67 anni rischia un “taglio” di circa 100 euro mensili, mentre la decurtazione è minore per i pensionati che optano per il sistema “misto” proprio per questo motivo. Più è alta la pensione, maggiore è il “taglio”, che andrà a toccare come detto i 170 euro per le pensioni che arrivano a 2500 euro, mentre chi andrà in pensione ad un età inferiore ai 67 anni la decurtazione sarà minore (calcolando 62 anni si parla di 70 euro in meno).