Libretto Famiglia INPS: quanto può farti guadagnare?

Le differenze in ambito professionale/lavorativo comportano anche delle specifiche regolarizzazioni: esistono infatti alcune categorie professionali che non sono facilmente inquadrabili dall’INPS, a causa di specifici impieghi di natura saltuaria, ecco perchè il Libretto Famiglia rappresenta uno strumento utile per regolarizzare il lavoro di badanti, colf, insegnanti privati, baby sitter ( Il Libretto famiglia è indispensabile per accedere al bonus baby sitter), e anche per offrire una retribuizione regolarizzata a chi effettua riparazioni e lavori domestici.

Cos’è il Libretto Famiglia?

Si tratta di un libretto nominativo prefinanziato composto da dei voucher dal valore di 10 euro l’uno, e può essere richiesto obbligatoriamente da persone fisiche (niente imprese o società, quindi, così come liberi professionisti come professionisti, imprenditori, associazioni, fondazioni, ecc) che effettuano lavori dalla durata non superiore ad un’ora.
Chi lo richiede è definito utilizzatore.

Funzionalità

I prestatori possono essere studenti, disoccupati, lavoratori saltuari e pensionati, anche coloro che percepiscono già sussidi come NAspi e Reddito di Cittadinanza, visto che le prestazioni pagate tramite il Libretto non influiscono sullo status di disoccupato.
Ogni voucher ha il valore di 10 euro che viene così ripartito: 8,00 euro per il compenso a favore del prestatore vero e proprio, 1,65 euro per la contribuzione Gestione separata INPS 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL, 0,10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso al prestatore.
Esistono dei limiti economici precisi relativi ai compensi che si possono ottenere tramite il Libretto:

  • 5000 euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5mila euro.
  • 5000 euro per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5mila euro;
  • per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.

E’ bene ricordare che i prestatori disoccupati, pensionati, studenti e chi percepisce qualsiasi forma di sussidio vedono ridotti i sopracitati limiti ridotti al 75%.

Come richiederlo

Sia utilizzatore che portatore devono iscriversi al portale dell’INPS, dopodiche il primo può richiederlo attraverso versamenti tramite F24 modello Elide oppure con il Portale dei pagamenti, raggiungibile tramite questo link.