Novità Pensioni: tutto quello che devi sapere

Quali sono le principali novità pensioni? Se sei qui, significa che ti interessa sapere qualcosa di più in merito. La cosa non deve sorprendere; quandosi parla di tematiche previdenziali, sono numerose le cose importanti in gioco.

Per aiutarti a capire qualcosa di più in merito, nelle prossime righe abbiamo raccolto alcune specifiche relative alle pensioni.

Pensioni ultima ora: ecco cosa sapere

Con le pensioni di marzo, il cui pagamento ha avuto inizio nella giornata di oggi 23 febbraio 2021, è possibile apprezzare diverse novità interessanti.

Quali, di preciso? Prima di entrare nel vivo, è doveroso aprire una parentesi in merito a quella che, a tutti gli effetti, si può definire come una rivoluzione del panorama previdenziale italiano.

Di cosa stiamo parlando? Della possibilità, realtà dal 4 del mese corrente, di consultare i dettagli del rateo online, tramite l’area personale sul portale MyInps.

Per accedere a quest’ultima è necessario essere in possesso dello SPID o dei dati della carta d’identità elettronica.

Questa non è l’unica cosa nuova da segnalare quando si parla di pensioni 2021. Importante è anche chiamare in causa la trattenuta Irpef relativa al rateo di marzo. Cosa riguarda di preciso? L’addizionale regionale 2020 e il saldo di quella comunale (relativa sempre all’anno che ci siamo lasciati alle spalle qualche mese fa).

Da non dimenticare è poi il calcolo delle addizionali comunali relative al 2021. Un ulteriore punto da chiamare in causa quando si dsicute del cedolino pensionistico di marzo riguarda il ricalcolo Irpef relativo al 2020.

Il punto che abbiamo appena citato risulta interessante soprattutto per una categoria di contribuenti. Quale? Coloro i quali, oltre alla pensione, hanno percepito altri redditi soggetti a tassazione.

A tal proposito, è bene specificare che, nel momento in cui si chiama in causa il conguaglio dell’Irpef, si inquadra una situazione che potrebbe sfociare in un risultato negativo.

Ciò si traduce in una trattenuta la cui somma verrebbe ricavata incrociando i dati in possesso dell’INPS con quelli che, invece, sono in mano all’Agenzia delle Entrate. Utile a tal proposito è anche la verifica del modello RED.