Pensioni Marzo 2021: attenzione a cosa può accadere

Le pensioni che verranno erogate in riferimento al mese di marzo 2021 porteranno diverse novità come ad esempio un sensibile aumento della perequazione automatica relativa alle pensioni (nota anche come  rivalutazione ISTAT), una sorta di “ricalcolo” per riassestare il potere d’acquisto delle pensioni, è stato aumentato dello 0,5 %. In sostanza, ogni anno si decide di mantenere teoricamente invariato il potere d’acquisto per permettere di non andare incontro a variazioni causate dall’inflazione.

Importi 2020

Gli importi pensionistici provvisori pari al 2020 sono i seguenti:

  • 515,58 euro al mese – 3.820,70 euro annui per i trattamenti minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi:
  • 293,90 euro al mese – 6.702,54 euro annui per gli assegni vitalizi.

Mentre gli importi definitivi relativi allo stesso anno sono questi:

  • 515,58 euro al mese – 6.702,54 euro annui per trattamenti minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi:
  • 293,90 euro al mese – 3.820,70 euro annui per gli assegni vitalizi.

Importi 2021

L’INPS ha provveduto ad un ricalcolo con annessi aumenti delle pensioni per ogni tipo di pensione, vitalizio e simili:

  • pensioni per lavoratori autonomi e dipendenti: minima di 515,58 euro
  • vitalizi: 293,90 euro
  • pensioni sociali: 379,33 euro
  • assegni sociali: 460,28 euro
  • LSU: 444,52 euro
  • superminimi: 548,70 euro.

Erogazione marzo 2021

Nessun cambiamento in vista dell’erogazione delle pensioni per il mese di marzo 2021: a causa dell’emergenza covid tutt’ora in atto, si andrà per “scaglioni”, come negli ultimi mesi, a partire dal 22 febbraio 2021 e poi si procederà in ordine alfabetico.

  • A e B: 22 febbraio
  • C e D: 23 febbraio
  • da E a K: 24 febbraio
  • da L a O: 25 febbraio
  • P, Q e R: 26 febbraio
  • da S a Z: 27 febbraio.

Chi riceve la pensione sul conto corrente, questa verrà erogata il primo giorno del mese non festivo.