POS obbligatorio? Quali sono le sanzioni previste?

Inizialmente il decreto Fiscale aveva previsto delle sanzioni per chi non si fosse dotato di POS, dal 1° luglio però, queste sono state cancellate e sostanzialmente non cambia niente per chi decide di non installarne uno nella propria attività.

Dalla data sopracitata è scattato il nuovo limite sull’uso dei contanti, stabilito con il decreto Fiscale legato alla Legge di Bilancio, che prevedeva anche le sanzioni ai commercianti senza POS.

Durante la conversione del decreto in legge è stato cancellato l’articolo che prevedeva la doppia sanzione per quegli esercenti sprovvisti di POS, lasciando che l’obbligo di POS resti teorico e non pratico, almeno non a livello di sanzioni.

L’obiettivo iniziale era chiaramente quello di incentivare l’uso di mezzi tracciabili e scoraggiare contemporaneamente il pagamento in contanti.

L’articolo poi cancellato è il numero 23 del decreto 124/2019, in cui era prevista una doppia sanzione in caso di mancata accettazione del pagamento con carta o bancomat, indipendentemente dall’importo. La prima sanzione era di 30 euro, mentre la seconda era pari al 4% del valore della transazione non fatta effettuare al cliente.

Abolito l’articolo, tutte queste sanzioni sono state rimosse, i commercianti, gli articoli e i professionisti non dotati di POS e che non permettono il pagamento tracciabile, non vanno incontro a nessuna sanzione a partire dal 1° luglio 2020.

Il POS non è più obbligatorio?

Ci sono state molte discussioni riguardo la cancellazione dell’articolo 23 dal decreto Fiscale, poiché è stato visto come un passo indietro per la lotta contro l’evasione.

Alla tracciabilità dei pagamenti era legato il bonus Befana che avrebbe dovuto rimborsare le spese sostenute con moneta elettronica in questi settori dove viene ancora usato molto il contante, basti pensare a prestatori d’opera come i meccanici, gli idraulici e i parrucchieri, così come i ristoranti e i lavori occasionale in casa.

Purtroppo, le risorse destinate al bonus Befana sono terminate a causa dell’emergenza covid-19, in quanto sono state inserite nel Decreto Rilancio. Probabilmente questo specifico incentivo non sarà più prorogato, ma intanto in questi giorni si è assistito a un nuovo decreto per incentivare i pagamenti elettronici e scoraggiare l’utilizzo del contante, dando la possibilità ai consumatori di recuperare una parte di ciò che viene speso con le carte.

Quindi, dal 1°luglio non è cambiato nulla: gli esercenti senza POS non corrono il rischio di sanzioni, questo vuol dire che non è più obbligatorio? In realtà, il POS è obbligatorio dal 2014 grazie al decreto 179/2012 del Governo Monti e fino a poche settimane fa, non erano previsti incentivi per chi pagava con le carte.

L’assenza di sanzioni ha portato gli esercenti a non recepire concretamente l’obbligo del POS, tutt’oggi ancora molti preferiscono evitarlo per non incorrere in ciò che ne consegue, ovvero: costi di commissione, costi di installazione e tracciabilità delle operazioni eseguite.

Quindi, anche se l’obbligo di POS c’è ed è in vigore dal lontano 2014, oggi, chi non ha un POS installato nella propria attività commerciale non rischia niente.

Probabilmente, il Governo lavorerà a un nuovo decreto per migliorare la normativa relativa all’obbligatorietà del POS con la possibilità di poter effettivamente introdurre delle piccole sanzioni per chi non deciderà di adeguarsi.