Sospensione dei mutui nel 2021: ecco cosa accade

Il 2020 con lo scoppio dell’emergenza Covid ha portato tantissime persone a vivere un momento di forte difficoltà economica, con grossi problemi nel pagamento dei mutui. Non è un caso che, tra gli emendamenti delle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze del Senato, sia stata presa in considerazione la sospensione mutui fino al 31 dicembre 2021.

Nella giornata del 12 dicembre 2020, è arrivata l’ufficialità: fino alla fine dell’anno prossimo, per un’ampia platea di lavoratori sarà possibile accedere al Fondo Gasparrini. Vediamo i dettagli nei prossimi paragrafi di questo articolo.

Sospensione mutui prima casa: ecco cosa sapere

Nella giornata del 12 dicembre, le Commissioni Bilancio e Finanze hanno ufficializzato l’approvazione relativa alla proposta di modifica al Decreto Ristori, focalizzandosi in particolare sulla proroga del blocco del versamento alla banca della rata del mutuo della prima casa. Nello specifico, si parla della “prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda”.

Al Fondo Gasparrini possono accedere i titolari di mutui fino a 250mila euro, che hanno la possibilità di chiedere, per non più di due volte, la sospensione delle rate per l’acquisto della prima abitazione, il tutto per un periodo non superiore ai 18 mesi. Nell’ambito degli emendamenti al Decreto Ristori, è prevista una modifica all’articolo 12 del Decreto Liquidità, in particolare al comma 2. Grazie a questo cambiamento, aumenta la finestra temporale di accesso ai benefici del fondo per chi ha un mutuo il cui ammortamento è iniziato da meno di un anno.

Gli aiuti ai proprietari di casa

Il legislatore non ha previsto solo un aiuto a chi deve pagare il mutuo, ma è venuto incontro anche ai proprietari di casa che, per via dell’emergenza, si sono trovati costretti a ridurre i canoni di affitto.

Con un focus particolare su chi ha deciso di ridurre il canone del 50% annuo fino a un massimo di 1.200 euro, è stato istituto un fondo da 50 milioni di euro, dedicato in particolare ai proprietari degli immobili a destinazione residenziale in zone definite “ad alta tensione abitativa”.

Il nodo del trasporto pubblico locale

In Commissione al Senato è stato approvato anche un altro emendamento al Decreto Ristori, riguardante però i trasporti. Presentato dal centro destra, prevede la possibilità, per i Comuni, di stipulare accordi con compagnie di trasporto locale e titolare di licenze ncc, il tutto con lo scopo di implementare il servizio sul territorio e di favorire il distanziamento sociale sia tra gli studenti, sia tra i lavoratori.