TFR non versato? Attenzione, ecco cosa succede!

Nel momento in cui un lavoratore dipendente chiude il rapporto lavorativo con una determinata realtà aziendale, ha diritto a ricevere il TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Questo vale sia che si parli di licenziamento, sia che si abbia a che fare con le dimissioni o con il raggiungimento dell’età che sancisce la maturazione del diritto alla pensione.

L’accantonamento e il versamento del TFR, che corrisponde al 6,91% della retribuzione lorda percepita ogni anno dal lavoratore, spetta al datore di lavoro. Purtroppo, può capitare di avere a che fare con brutte sorprese e di scoprire che tale versamento non è stato fatto. Cosa può fare un lavoratore che si trova in questa situazione? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Mancato versamento del TFR: cosa si può fare?

Nel momento in cui un lavoratore si accorge che il suo ex datore di lavoro non ha versato il TFR, può fare riferimento all’apposito Fondo di Garanzia, istituto nel 1982. A seconda che il datore di lavoro sia o meno oggetto di procedure concorsuali, le modalità di intervento del Fondo possono essere diverse.

Per presentare la domanda, è necessario fare riferimento al sito INPS. Interessanti sono i casi del fallimento, dell’amministrazione straordinaria e della liquidazione coatta amministrativa. In questi frangenti, alla domanda vanno allegate:

  • Le copie autentiche dello stato passivo esecutivo
  • La dichiarazione sostittuiva del certificato del tribunale attestante il fatto che il credito non è oggetto di opposizione
  • Il modello SR52 compilato e firmato dal responsabile della procedura concorsuale
  • La copia del decreto a partire dal quale è stata decisa l’opposizione o l’ingiunzione
  • La copia della domanda di ammissione al passivo

Nell’eventualità in cui il TFR dovesse essere stato versato ma non accantonato nei fondi di previdenza, spetta di diritto al lavoratore la richiesta dell’immissione al passivo nell’ambito della procedura fallimentare.

Concludiamo rammentando che, se il datore di lavoro non provvede al pagamento, si può contattare un legale per far partire un decreto ingiuntivo al Tribunale del Lavoro, che deve ovviamente notificare il mancato pagamento delle somme prima di notificare l’atto.