Allerta buoni fruttiferi: cosa può accadere?

Quando si parla dei buoni fruttiferi postali, si inquadra uno strumento di risparmio molto popolare. Nel momento in cui si decide di approcciarsi al loro utilizzo, è il caso di ricordare non solo i punti forti, ma anche quelli deboli. Nelle prossime righe, vediamo un attimo cosa può accadere quando si decide di ricorrere a questi strumenti.

Vantaggi

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste Italiane, i buoni fruttiferi postali presentano diversi vantaggi. Ecco i principali:

  • Si tratta di strumenti liquidabili in qualsiasi momento.
  • I riparmiatori hanno la garanzia del rimborso del 100% del capitale investito.
  • La fiscalità sugli interessi attivi percepiti è pari al 12,5%.
  • Non sono presenti costi di acquisto, di gestione o di rimborso.

Facciamo altresì presente che possono essere cointestati tra diversi soggetti maggiorenni, motivo per cui sono considerati delle ottime alternative per il risparmio familiare.

Contro

Quando si parla di buoni fruttiferi, come sopra ricordato è importante sottolineare che esistono anche diversi contro. Tra i principali rientra senza dubbio il tasso d’interesse. Caratterizzati da una durata massima di 12 anni, i buoni fruttiferi postali permettono di percepire interessi ogni tre anni. Ciò significa che è possibile riceverli ogni tre, sei e nove anni e ovviamente alla fine.

Entrando nel vivo dei rendimenti lordi, facciamo presente che si parte da un minimo di 0,10% a tre anni. Il massimo corrisponde invece allo 0,50% al dodicesimo e ultimo anno. Come è chiaro, non si tratta di tassi altissimi.

Il rendimento dei buoni fruttiferi postali è quindi inferiore rispetto a un BTP di uguale scadenza. Un altro aspetto da considerare quando si parla di quello che potrebbe succedere sottoscrivendo dei buoni fruttiferi postali riguarda la loro indicizzazione alla Borsa.

Non bisogna poi dimenticare che, anche se la possibilità di un fallimento dello Stato non è concreta, lo scenario economico attuale è tutto tranne che positivo. Proseguendo con l’elenco dei contro dei quali è bene tenere conto quando si parla di buoni fruttiferi postali, un doveroso cenno deve essere dedicato alla causa che le Poste Italiane hanno con alcuni risparmiatori che avevano sottoscritto Btp trentennali e che si sono visti sottoscrivere la metà degli interessi.

Diverse associazioni di consumatori hanno segnalato che ciò è accaduto anche con soluzioni di risparmio a media durata. Tornando un attimo ai vantaggi, invece, è il caso di rammentare che, nell’eventualità di capitali inferiori a 5000 euro, non è prevista alcuna imposta di bollo.