E’ innegabile che la numismatica, ossia lo studio e l’atto collezionistico delle monete non passi realmente mai di moda, ma che presenti la peculiarità di attrarre sempre nuovi collezionisti e curiosi anche a causa delle numerosissime monete che arricchiscono questo ambito. Solitamente il valore di una moneta è fortemente influenzata dalla rarità ma anche dall’età, anche se in alcuni casi esemplari non particolarmente antichi possono valere oltre i 10mila euro.
Lire di valore
Anche la precedente valuta italiana, ossia la lira, che fa ancora parte dell’immaginario collettivo visto che meno di 20 anni fa è stata sostituita dall’euro. In molti casi è possibile ritrovare esemplari in monete e banconote delle vecchie lire, ed in alcuni casi il vaore di questa monete oramai fuori corso può raggiungere cifre decisamente elevate: il caso della 500 lire d’argento, comunemente conosciuta come Caravelle, a causa del veliero presente su una delle due superfici.
L’esemplare di maggior valore in assoluto di questa moneta è sicuramente quella di prova del 1957, riconoscibile sia per la scritta Prova, ma anche per avere le bandiere della caravella al contrario rispetto a tutte le altre versioni arrivate dopo, ossia dal 1958 al 1967.
Essendo per l’appunto una versione di prova, gli esemplari realizzati nel 1957 non sono mai stati diffusi al grande pubblico, superando di poco il migliaio di unità, ed è anche per questo motivo che una valutazione minima, in condizioni discrete non vale meno di 3000 €, mentre può arrivare a 15mila euro in condizioni perfette, ossia Fior di Conio.