Anche se, oggi come oggi, nel mondo sempre più tecnologico che viviamo tendiamo a utilizzare pagamenti elettronici – e il successo della sperimentazione del Cash Back natalizio conclusasi il 31 dicembre 2020 lo dimostra – i falsari di banconote non stanno cessando la loro attività. Se vuoi sapere quali sono i soldi falsi che potresti avere, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcune informazioni preziose.
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Soldi falsi: quali sono i più diffusi?
In merito ai soldi falsi, è doveroso chiamare in causa i numeri della BCE che, per il 2019, ha fotografato una quantità di banconote contraffatte inferiore del 13% rispetto al 2018. I numeri rimangono alti, su questo nessuno ha dubbi, ma stanno perdendo quota. Un’altra cosa certa è che ci sono più informazioni in mano agli utenti finali che, oggi come oggi, sono maggiormente consapevoli di come riconoscere il denaro falsificato.
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Tornando alle specifiche della BCE, facciamo presente che i suoi esperti hanno messo in primo piano informazioni sui soldi falsificati più spesso. Per quanto riguarda le banconote, si parla soprattutto dei pezzi da 20 e da 50 euro, quelli maggiormente remunerative per i criminali, soprattutto in virtù della circolazione più alta.
Dati alla mano, le banconote false da 20 e da 50 euro rappresentano il 70% circa dei soldi in carta contraffatti attualmente in circolazione. Cosa dire, invece, delle monete più falsificate? Che in primo piano troviamo quelle da 2 euro e le moneteda 50 centesimi.
Come riconoscere i soldi falsi
Chiarito questo aspetto, vediamo assieme i consigli migliori per riconoscere i soldi falsi. Tra le dritte principali è possibile citare quella che raccomanda, nel momento in cui si ha in mano una banconota, di controllare la presenza di elementi in rilievo. Basta passare la banconota con il polpastrello e con l’unghia: se non si sentono elementi in rilievo, significa che il pezzo è sicuramente contraffatto.
Un’altra dritta, indubbiamente più famosa della prima, riguarda la filigrana. Come ben si sa, questa tecnica di stampa è un “marchio di fabbrica” delle banconote autentiche. Da non dimenticare è poi la presenza, sulle banconote da 5, 10 e 20 euro, della striscia olografica che, quando mossa, mostra il simbolo dell’euro. In sua assenza, è certa la falsificazione della banconota.
Per quanto riguarda le monete false, facciamo presente che tra i criteri per riconoscerle rientra l’assenza di magnetismo. Inoltre, le monete contraffatte sono in generale più leggere rispetto a quelle vere e con una bordatura palesemente più consumata.