L’ultima legge di bilancio approvata nelle scorse settimane ha posto particolare attenzione sugli ammortizzatori sociali, ossia una serie di disposizioni normative finalizzate al sostegno dei settori lavorativi particolarmente bisognosi di supporto economico, nella fattispecie a causa del Covid. Del resto l’arrivo del contagio ha messo a rischio i già precari equilibri di diverse categorie professionali del nostro paese, ed anche la tanto discussa cassa integrazione ha subito diversi cambiamenti.
Novità
La cassa integrazione “modificata” dopo l’ultimo decreto sostanzialmente diventa effettiva per un massimo 12 settimane, ossia per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2021 per le imprese che utilizzano la Cassa Integrazione Ordinaria, mentre per chi utilizza cassa integrazione in deroga e trattamenti di assegno ordinario, la cassa integrazione è estesa dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Uno dei traguardi raggiunti dai sindacati è l’impossibilità di essere licenziati in questi lassi di tempo, sebbene non è ancora chiaro se questo sarà valido fino al 30 giugno: la situazione è ancora in fase di studio da parte dell’esecutivo che con tutta probabilità comunicherà maggiori dettagli in tal senso.
Proroga Cassa integrazione Covid
Possibile anche il prolungamento della cosiddetta Cassa integrazione Covid, facente parte del decreto Cura Italia, riservata ai datori di lavoro del settore privato che hanno visto le loro imprese fermarsi a causa del Covid. Come rilevato anche dal Sole 24 ore, questo provvedimento permetterebbe sopratutto ai settori esclusi dalla Cassa integrazione ordinaria di usufruire di una deroga di questa “speciale” fino aa 18 settimane, per chi lavora nel campo del commercio, per le imprese con meno di cinque dipendenti del turismo, della ristorazione ma le categorie potrebbero allargarsi. Il tutto dovrà essere tuttavia confermato in via ufficiale.