Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, è al centro dell’attenzione di numerosi investitori. La cosa non deve destare sorpresa. Parliamo infatti di un asset estremamente popolare, sul quale stanno puntando diversi investitori aziendali e istituzionali. Per questo, il suo valore è cresciuto tantissimo da dicembre oggi.
Per rendersi conto della situazione, basta rammentare che, mentre stiamo scrivendo questo articolo, Bitcoin ha sfondato il muro dei 40mila euro. Vale infatti precisamente 40.406,17 euro a moneta, con un incremento del 3% rispetto a ieri.
A cosa è dovuto tutto questo? Come già detto, ci sono in gioco diversi fattori, tra i quali è possibile citare le dichiarazioni di investimenti da parte di Elon Musk, ma anche l’apertura ai pagamenti digitali sul circuito Mastercard.
Quando si parla di valute digitali – di Bitcoin ma anche di tutte le altre – è utile fare il punto della situazione sulle previsioni. Vediamo, nelle prossime righe, qualche specifica in merito.
Bitcoin: cosa accadrà a marzo 2021?
Gli analisti sono molto positivi in merito alla crescita di Bitcoin. Per rendersene conto, basta rammentare che, per marzo 2021, è previsto che la criptovaluta sfondi il muro dei 50mila euro, arrivando, di preciso, a oltre 55mila.
Come andranno invece le cose tra un anno? Anche in questo caso si può parlare di previsioni positive. Gli analisti prospettano infatti un valore pari a 100098 euro per la criptovaluta lanciata nel 2008 da Satoshi Nakamoto (non si sa, ancora oggi, se dietro a questo pseudonimo ci sia una sola persona o un collettivo).
E le previsioni per i prossimi dieci anni? Di cosa potrebbe essere di Bitcoin nel 2030? Di certo in merito non si sa nulla, in quanto è un orizzonte temporale troppo ampio e potrebbero davvero intervenire cambiamenti drastici nel mondo crypto ed economico in generale.
Quello che si può fare è tenere sotto controllo il valore sul breve/medio termine (molto utili a tal proposito sono grafici come quelli che si possono trovre agevolmente digitando “Bitcoin grafico” su Google o consultando broker come eToro).
In questo modo è possibile sia valutare quando acquistare concremtamente, sia gestire al meglio il ricorso ai CFD (Contracts for Difference), strumenti derivati che consentono di replicare l’andamento dell’asset speculando sulle sue variazioni di prezzo senza bisogno di acquistarlo.