Se trovi il delfino su queste 5 lire sei ricco: ecco quali

La lira italiana è una vera miniera di esemplari estremamaente interessanti, alcuni anche molto famosi (come la celeberrima 500 lire d’argento con le bandiere al contrario), spesso anche “celate” tra emissioni molto comuni.

Spesso solo un occhio attento riesce a “scovare” un esemplare raro e prezioso tra quelli considerabili comuni, in molti casi infatti le monete rare sono quelle che presentano difetti di conio che rendono un singolo esemplare molto più raro e prezioso del valore nominale che presenta.

Delfino sulle 5 lire

Tuttavia non bisogna “sperare” di incrociare una moneta con un difetto di conio, ossia una sorta di errore durante la punzonatura delle monete, per ambire ad un possibile guadagno: la numismatica, ossia lo studio e la conservazione delle valute monetarie, è sempre “terreno fertile” per i collezionisti, anche perchè nuovi esemplari vengono emessi in continuazione.

Un esempio può essere dato dalle monete da 5 lire, che nel corso della storia italiana hanno assunto un potere d’acquisto molto più ridotto rispetto al passato. Le emissioni repubblicane, ossia quelle sviluppate in Italia a partire dall’immediato dopoguerra hanno trovato diffusione almeno fino agli anni 80 per poi essere accantonate negli ultimi decenni di vita della lira.

Le 5 lire Delfino hanno rappresentato la seconda emissione dell’era repubblicana, nonchè l’ultima prima dell’arrivo dell’euro: su un lato è presente il valore nominale e un delfino, mentre sul rovescio è visibile un timone.

Ecco quali cercare

Coniate dal 1951 fino al 1998, e poi fino al 2001 ma solo per il collezionisti, sono monete ancora relativamente facili da trovare. Quasi tutte le emissioni sono quindi comuni, ma su tutte spicca l’annata 1956: in quell’anno furono coniate solo 400mila di queste monete, che oggi possono far guadagnare dai 60 euro fino a 3500 euro se in condizioni Fior di Conio, ossia paragonabili al nuovo.

5-lire-delfino

Interessanti anche gli esemplari coniati nel 1969: piccole quantità di queste 5 lire presentano il primo “1” capovolto, a causa di un errore di conio, e questo può far valere una singola amoneta fino a 100 euro.