Perché questi due euro sono rari? Ecco la verità

Nello sterminato mondo della numismatica spicca in particolare una moneta che tutti i giorni ci “portiamo dietro” nei nostri portafogli, ossia quella attualmente dal valore più alto in circolazione in Europa, il “pezzo” da 2 €, che in alcune situazioni può valere cifre decisamente interessanti.

2 euro commemorativi

Come tutte le monete in uso nella Comunità Europea anche quella da 2 € è stata realizzata da ogni paese seguendo delle linee guida in fatto di tiratura ed effige, che è diversa dalla nazione di provenienza: se infatti un lato è sempre lo stesso (quello con il 2, per intenderci), l’altra “faccia” riflette in gran parte dei casi il paese di provenienza, ma ogniuno di questo ha sviluppato nel corso del tempo delle versioni commemorative che in genere valgono poco più del valore nominale. Nel dettaglio, quelli coniati da Lussemburgo nel 2010, dal Belgio nel 2005, dall’Olanda 2011 e dalla Germania nel 2006 non superano la valutazione di 10 € cadauna.

2 euro rari

Diverso il discorso per altre tipologie di questa moneta, come quella della Finlandia: il poco popoloso paese nordico infatti ha realizzato nel 2004 1 milione di queste monete, che sono da subito diventate oggetto di collezione essendo piuttosto rare: a seconda dello stato di conservazione valgono da 35 a 50 euro.

I 2 € provenienti dalla Grecia, in particolare gli esemplari del 2004, realizzati in soli 30mila esemplari. Per un esemplare in condizioni impeccabili (Fior di Conio) un collezionista pagherebbe senza problemi anche 70 €, mentre leggermente di meno (intorno ai 50 €) la valutazione dei 2 € della Grecia del 2007.