Com’è noto, il reddito di cittadinanza è una sorta di sussidio creato nel 2019 e confermato anche per il 2021 per aiutare le categorie di cittadini in maggior difficoltà economica. Spesso è tema di critica perché in fase di sviluppo è stato ideato come un modo per facilitare l’ingresso o il ritorno nel mondo del lavoro, infatti le aziende che decidono di assumere i percettori del reddito di cittadinanza ottengono diverse agevolazioni come alcuni sgravi fiscali e di contro i percettori sono portati ad accettare percorsi formativi di lavoro, che fanno parte delle seguenti categorie:
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- Comuni o altri soggetti;
- la realizzazione dei progetti lavoro utili non deve surrogarsi a quelle ordinarie;
- il progetto deve prevedere il riconoscimento di uno scopo da conquistare in un determinato periodo di tempo;
- può contenere nuove o solidi rafforzamenti di un’attività già preesistente.
In questo caso il datore di lavoro possono percepire un massimo di 390 euro a testa, rientrando quindi nei 780 euro massimi del reddito di cittadinanza.