E’ evidente la volontà da parte dei governi europei di cercare di arginare l’evasione fiscale anche attraverso i sistemi di pagamento che stanno diventando sempre più “tecnologici”: strumenti come carte e bancomat vengono preferiti sempre di più al contante a causa di una maggiore “trasparenza” dei trasferimenti di denaro. Ecco perchè tra le misure adottate dal governo negli ultimi mesi spicca il piano Cashless, che prevede il Cashback di stato e la Lotteria degli Scontrini. Tuttavia sono in molti a ravvisare alcuni problemi nell’implementazione del Cashback, sopratutto gli utenti di Apple Pay e Google Play.
Problemi
PagoPA S.p.A, la società incaricata dall’esecutivo di realizzare ed organizzare l’intero piano cashless, è stata messa al corrente di alcuni ritardi della visualizzazione dei pagamenti operati tramite Bancomat, che di fatto non vengono immediatamente calcolati dall’applicazione adibita per l’occasione, ovvero Io. Per questo la società ha informato che i pagamenti effettuati tramite questo circuito verranno contabilizzati in alcuni giorni lavorativi. Chi sceglie di utilizzare Apple Pay e Google Pay per ottenere il rimborso, gli strumenti di pagamento in mobilità delle due principali concorrenti in ambito tecnologico che permettono di sfruttare lo smartphone dotato di chip NFC come una carta/bancomat, dovrà aspettare: secondo fonti ufficiali questi due sistemi dovrebbero essere già implementati assieme ai pagamenti “tradizionali”, anche se ufficialmente non sembra essere ancora possibile: nelle prossime settimane con tutta probabilità, con uno o più aggiornamenti che interesseranno l’app Io, l’implementazione per Apple Pay e Google Pay dovrebbe essere completata.