Bonus in busta paga: per chi arriva?

Con le consultazioni da parte di Mario Draghi con le forze politiche, operazione necessaria per la creazione di un governo dopo il “Conte-bis”, le attenzioni sono rivolte sopratutto sulle misure che l’esecutivo con a capo l’ex Governatore della Banca d’Italia dovrà attuare per “rimettere in careggiata” il paese. Il ruolo di Draghi infatti sarà sopratutto quello votato alla gestione delle risorse messe a disposizione dai fondi europei, vista la sua grande esperienza. Nel frattempo nelle prossime settimane, precisamente a partire dal 23 febbraio 2021 verrà erogato il Bonus Irpef che può arrivare fino a 100 euro.

Bonus in busta paga

Sviluppato durante il governo Renzi (i famosi “80 euro”) nel 2014, il Bonus è specificatamente rivolto ai lavoratori dipendenti del settore statale o privato ma anche tutti coloro che stanno percependo un’indennità di disoccupazione, ad esempio ai titolari dell’indennità da disoccupazione Naspi. Dopo l’ultima legge di Bilancio il Bonus ha raggiunto una soglia massima di 100 euro. Per calcolare l’importo del bonus sono state create delle fasce di reddito per i lavoratori che lo percepiranno in questa maniera.

  • tra 26.600 euro e 28.000 euro per una cifra pari a 100 euro al mese;
  • tra 28.000 e 35.000 euro per un importo pari a 80 euro al mese;
  • tra 35.000 e 40.000 euro una somma decrescente da 80 euro fino a zero.

L’importo sarà accreditato direttamente in busta paga.

Bonus Scuola

Un bonus dal valore massimo di 100 euro è stato creato anche per i lavoratori scolastici che hanno prestato servizio durante la massima esposizione del Covid, ossia a marzo 2020:
Il Bonus è rivolto ai docenti, personale Ata, Dsga e dirigenti scolastici, e può arrivare a 100 euro di fronte all’intero mese di lavoro, considerando 22 giorni in caso di settimana lavorativa dal lunedì al venerdì e 26 per la settimana dal lunedì al sabato.
Ci sarà una rimodulazione del bonus in caso “assenze”.