Comprare oggetti all’asta: ecco come fare soldi facili

Comprare oggetti e case all’asta può rivelarsi davvero un affare, e portare chi investe a fare soldi facili nel giro di un po’ di tempo. Gli investimenti sulle aste sono da sempre quelli che conducono al guadagno in poco tempo, perché il bene arriva da un fallimento e quindi il suo prezzo viene deciso da un curatole fallimentare che deve recuperare quanto possibile per ripianare i debiti dei precedenti proprietari. Ma acquisire così oggetti ed eventualmente immobili può significare riuscire poi a rivenderli dopo qualche tempo ad altri investitori. Che magari non hanno la liquidità per comprare all’asta, ma che hanno possibilità di accedere a mutui e prestiti che però non riguarderanno voi, ma il rapporto tra il nuovo compratore e la banca. Se vuoi capire come comprare oggetti ed immobili all’asta e provare a far soldi facili, in questo articolo daremo un paio di dritte su come agire.

Comprare oggetti all’asta: ecco come fare soldi facili

Le aste giudiziarie, che quasi sempre sono aste immobiliari, vedono la possibilità di acquisire beni ad un prezzo inferiore a quello di mercato, per trasferire i diritti di proprietà da un debitore fallimentare ad un nuovo proprietario. Ricorda sempre che all’asta, per quanto si trovino soprattutto immobili, e con questi si facciano gli affari più importanti, è possibile trovare anche oggetti di pregio, di antiquariato e beni di diversa natura che potrebbero avere un mercato differente da quello immobiliare.

Esistono aste senza incanto, nelle quali le offerte si presentano in busta chiusa: qui la cauzione non deve essere inferiore del 10% del prezzo offerto, e l’offerta non deve essere inferiore del 25% del prezzo di base individuato dalla fallimentare. All’apertura delle buste l’offerta più alta costituisce una nuova base d’asta alla quale eventualmente portare rilanci.  Se l’asta senza incanto non produce risultati, il giudice fa partire l’asta con incanto, una gara tra i partecipanti che termina tre minuti dopo la presentazione dell’ultimo rialzo. Qui la cauzione viene determinata dal giudice esecutivo nella procedura di vendita.

Chi si accosta per la prima volta alle aste giudiziarie potrebbe avere delle difficoltà. Innanzitutto bisogna tener presente che si tratta di una vera e propria attività imprenditoriale che comporta la disponibilità e la movimentazione di capitali. Premessa questa facoltà, servono una serie di accorgimenti che in genere si acquisiscono con l’esperienza e la partecipazione alle aste, per comprendere quale potrebbe essere un affare e come muoversi per cercare di ottenere il bene che si desidera provare ad acquistare.

La prima cosa da fare è monitorare costantemente le perizie per trovare i beni, gli oggetti e gli immobili più convenienti sul mercato delle aste. Si può fare questa ricerca online, sui siti dei tribunali, oppure su riviste specializzate e sui quotidiani. Le agenzie immobiliari poi sapranno sicuramente indicarti il prezzo di vendita potenziale di un immobile che hai individuato, e nella valutazione vanno sempre inserite tasse, spese condominiali arretrate e oneri di messa in regola dell’eventuale immobile. Prova a fare una chiacchierata con l’amministratore e con i vicini per conoscere lo stato di gestione di quanto vuoi acquistare.

Se hai deciso di partecipare ad un’asta, sappi che bisogna preparare e consegnare correttamente la domanda di partecipazione. Questa prevede l’allegato degli assegni, dei quali devi conoscere l’importo, e deve soddisfare ogni richiesta dell’Ordinanza giudiziaria: leggila attentamente o rivolgiti al Tribunale dove il bene è posto all’asta. La domanda di partecipazione si deposita presso la Cancelleria del Tribunale, alla sezione Esecuzioni Immobiliari in caso di immobili, o direttamente presso il Notaio. Tempistiche e modalità dell’asta sono molto importanti, così come può essere molto utile decidere in anticipo il  prezzo massimo del proprio ultimo rilancio.

Se dovrai versare il saldo , avrai 120 giorni di tempo per farlo con assegno circolare o bonifico bancario. Sarai proprietario del bene quando il giudice del Tribunale emetterà il decreto di trasferimento, e al Tribunale spetterà il compito di cancellare ipoteche e trascrizioni sull’immobile: compi la necessaria verifica.