Hai mai sentito parlare dei 50 centesimi di Papa Benedetto XVI? Se stai leggendo queste righe, senza dubbio sì e vuoi sapere qualcosa di più in merito a questa moneta. Perfetto! Nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare qualche specifica in merito.
50 centesimi di Benedetto XVI: ecco cosa sapere
Quando si parla dei 50 centesimi di Papa Benedetto XVI, si inquadra quella che è nota come la terza serie dei 50 centesimi di euro Vaticano. Si tratta di preciso di monete coniate dal 2006 al 2013, cioè dall’anno successivo all’ascesa sul soglio pontifico di Joseph Ratzinger fino a quando è arrivata da parte del successore di Giovanni Paolo II la rinuncia al papato, evento epocale a seguito del quale è diventato capo della Chiesa Cattolica Papa Bergoglio.
Detto questo, vediamo nel dettaglio le caratteristiche della moneta. Al dritto possiamo vedere il busto dell’ex pontefice tedesco, attuale Papa emerito. Attorno alla figura di Ratzinger è possibile vedere 12 stelle a cinque punte. Inoltre, è presente la scritta Città del Vaticano.
Per quanto riguarda il verso di questa moneta, si può parlare di due versioni. Fino al 2007, infatti, era presente la mappa degli Stati dell’Unione Europea separati tra loro. Dal 2008 fino alla fine della serie, invece, è stato possibile vedere, sul verso dei 50 centesimi di Papa Benedetto XVI, la mappa dei vari Stati UE privi di confini tra loro.
Quanto valgono queste monete?
A questo punto, è naturale chiedersi quanto valgono le monete da 50 centesimi di Benedetto XVI. La risposta a questa domanda varia a seconda dell’anno di immissione in circolo innanzitutto. Nel caso delle monete risalenti al 2011 e al 2013, anni in cui la tiratura è stata caratterizzata da 2 milioni di pezzi, si parla di un valore che difficilmente supera i 2 euro.
Diverso è invece il caso delle monete risalenti al 2012: in questo frangente, infatti, parliamo di una valutazione maggiore, in quanto il valore si aggira attorno ai 4 euro al pezzo.
Il valore massimo di questa serie si raggiunge però con le monete risalenti al 2007: questi pezzi, infatti, nel loro massimo stato di conservazione, ossia il fior di conio, possono essere pagati dai collezionisti poco meno di 14 euro.