La moneta da 5 lire più riconoscibile è quella con il delfino, emissione di cui abbiamo recentemente trattato. Si tratta di una moneta che ha avuto una larghissima diffusione a partire dagli anni 50 del 20° secolo ed è stata utilizzata in modo intensivo almeno fino agli anni 80, anche se le tirature sono perdurate fino al 2001.
La 5 lire delfino è l’ultima nonchè la più conosciuta ma non rappresenta l’unica interessante dal punto di vista collezionistico, visto che dalla proclamazione del’Unità d’Italia nella seconda metà del 19° secolo, con questa nomenclatura sono state sviluppate numerose versioni dall’importante potere d’acquisto.
Monete rare: ecco le 5 Lire che valgono una fortuna!
Le prime emissioni da 5 lire risalgono ai primi anni del 19° secolo ma solo con l’Unità d’Italia queste trovarono una discreta diffusione: le 5 lire realizzate dal paese unificato sono datate proprio 1861, in poco più di 21.000 esemplari presso la zecca di Firenze. La moneta in questione presenta il volto di Vittorio Emanuele II con lo stemma di casa Savoia presente sull’altro lato, circondato dal Collare dell’Annunziata e da due rami di alloro. Questa moneta è molto ambita dai collezionisti e vale da 2000 euro se in condizioni buone, ma sale progressivamente con il migliorare delle stesse: una 5 lire del 1861 può valere infatti fino a oltre 20.000 euro.
Anche le successive emissioni sono molto interessanti: le 5 lire “secondo tipo”, sempre con l’effige di Vittorio Emanuele II sono state realizzate fino al 1878 e valgono tutte cifre piuttosto variabili, a seconda delle annate e condizioni di conservazione.
Le più preziose della seconda serie sono quelle del 1866 realizzate a Napoli, che valgono dai 6000 fino a oltre 30.000 euro e quelle coniate a Roma nel 1872 e 1873, che “toccano” cifre appena inferiori.
Le più rare e preziose sono probabilmente quelle del 1901, riconoscibili dal volto di Umberto I, realizzate in poco più di un centinaio di esemplari. Questo le porta ad essere rarissime e molto preziose: il valore minimo è di 15.000 euro ma in condizioni Fior di Conio può addirittura superare i 100.000 euro.