Poche forme di aiuto economico elargito dallo stato ha creato maggiori divisioni di quanto ha fatto il Reddito di Cittadinanza, una misura che ha rappresentato un vero cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, che ha sicuramente fornito un grande potere attrattivo nei confronti di una popolazione come quella italiana particolarmente divisa nel reddito.
Nonostante venga percepito come una forma di sostentamento per i disoccupati, il RdC ha una funzione più “profonda”, legata al reinserimento nel mondo del lavoro per chi ne ha diritto, attraverso i centri per l’impiego, anche se questa funzione è stata spesso criticata per la poca efficacia.
Riconferme per il 2022
L’esecutivo Draghi ha ufficialmente riconfermato il Reddito di Cittadinanza nella seconda parte del 2021, facendo tirare un sospiro di sollievo a migliaia di cittadini che fanno affidamento su questa misura per “tirare avanti”, anche se la lotta agli sprechi da parte del Premier ha “ordinato” nuovi controlli su eventuali irregolarità, eventualità già palesata nel recente passato.
Nuove misure di controllo e ruolo lavorativo “depotenziato”, visto che i navigator sono stati accantonati a partire da quest’anno.
Nuovi aumenti per il Reddito di Cittadinanza: ecco per chi…
Sono presenti diverse novità e anche aumenti per specifiche categorie di persone che ne hanno diritto, nello specifico per chi già ne ha diritto, ha meno di 21 anni e con figli a carico.
In sostanza, il RdC sfrutta l’assegno unico per i figli, che vale incremento minimo per figlio a carico minorenne è di 50 euro al mese, quindi 600 euro all’anno, con l’importo sale fino a un massimo di 175 euro mensili nel caso di Isee molto bassi, quindi 2.100 euro all’anno. Anche per i figli maggiorenni l’importo viene calcolato in base all’ISEE anche se è ridotto.
Non bisogna fare niente per ottenere questa maggiorazione, che sarà attiva dal mese di marzo 2022 per chiunque ha subito un effettivo peggioramento della propria situazione economica nell’ultimo anno e mezzo.