Paypal ha mandato in allerta moltissimi utenti in tutta Italia. L’allarme è scattato per una modifica delle condizioni contrattuali avvenuto in sordina e con una mail di avviso francamente molto generica inviata a tutti gli account. La novità purtroppo non farà piacere a tantissimi utenti che usano il portafoglio online solo per conservare denaro senza usarlo per transazioni.
Purtroppo non è la prima volta che le multinazionali del commercio online cambiano in negativo le condizioni contrattuali con un avviso non di facile interpretazione. Di fatto la novità introdotta è una nuova tariffa che toglierà soldi a chi non utilizza il conto e, quindi, non garantisce commissioni a Paypal. Vediamo di cosa si tratta.
Paypal modifica le condizioni del servizio: ecco cosa sta accadendo
Nello scorso febbraio Paypal ha inviato ai propri utenti una email con oggetto “Cambiamenti in arrivo per gli Accordi legali PayPal”. All’interno della mail l’utente viene avvertito che “per il momento non deve fare nulla”, ma che se vuole verificare gli aggiornamenti del regolamento può seguire un percorso all’interno del sito che porta ad una pagina specifica.
In questa pagina vengono elencati i cambiamenti contrattuali, e sono diversi. Questi cambiamenti avranno valore legale dal 6 Maggio 2022, e quindi a partire da qualche giorno fa. La modifica che riguarda la maggior parte degli utenti è quella elencata come ultima.
Si dice che Paypal “Introdurrà una tariffa per inattività per i conti che siano risultati inattivi per almeno 12 mesi consecutivi. La tariffa inizierà a essere addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023”. Questo significa che se Paypal non viene utilizzata almeno una volta all’anno, la stessa Paypal preleverà 10 Euro all’anno, fino a 3 anni di seguito senza operazioni che – secondo il regolamento già vigente – portano alla chiusura del conto.
Potrebbe sembrare ad un primo sguardo un provvedimento residuale, perché non è consueto avere soldi su Paypal e non movimentarli. Ma chi è abituato così potrebbe essere in un certo senso a rischio sulla piattaforma.
Le altre modifiche alle condizioni
Nelle altre modifiche Paypal includerà gli NFT di valore superiore a 10mila dollari negli articoli non idonei, avrà una politica più restrittiva per chi utilizza paypal per la pubblicazioni di contenuti illeciti, porterà il diritto di recesso dalle condizioni d’uso a 14 Giugno e aggiungerà una nuova sezione per i titolari di conti Business in cui chiarirà che gli importi a loro dovuti da PayPal in relazione ai propri prodotti e servizi possono essere soggetti a revisione o svalutazione da parte di un’autorità di vigilanza o controllo.