Se hai ricevuto una mail dell’Agenzia delle Entrate che non ti convince, è meglio che non la apri. Questo perché sono tantissime le campagne di phishing che i pirati informatici portano avanti sfruttando il nome dell’agenzia italiana per la riscossione dei tributi. Serve la massima attenzione: sono a rischio la tua sicurezza, quella dei tuoi dati personali e finanche quella dei tuoi risparmi.
Agenzia delle Entrate periodicamente aggiorna la sezione del suo sito “Segnalazioni e Approfondimenti” spiegando molto precisamente perché non bisogno aprire le mail false, e illustrando il contenuto delle ultime campagne illecite portate avanti col suo nome. Qui in questo articolo ti spieghiamo perché non devi aprire l’ultima email di questo tipo.
Non aprire questa mail: Ufficio accertamenti – Deficienza nel correspondimento
L’ultima campagna di phishing segnalata da Agenzia delle Entrate il 6 aprile scorso porta la dicitura “Ufficio accertamenti” nel mittente e quella “Deficienza nel correspondimento” nell’oggetto. Nel corpo della mail, che spesso contiene nome e cognome dell’utente/contribuente, lo scrivente informa che da una verifica ad incrocio delle anagrafiche è risultata una mancanza nel versamento delle imposte di bollo di fatture elettroniche dell’anno 2021, con scadenza – che viene scorrettamente indicata come “spirazione” – al Febbraio 2022.
Dopodiché arriva la “minaccia” di una sanzione maggiorata dal 100% al 500% dell’importo, con successivo invito ad effettuare un download della documentazione e delle modalità con cui risanare la discrepanza con annesso link di dominio esterno al sito delle Agenzie delle Entrate
Come difendersi e cosa fare
Se avrete prestato attenzione al testo e alle cose che abbiamo già segnalato, avrete capito che non è impossibile difendersi. Innanzitutto gli errori di grammatica e nella terminologia tecnica ci dimostrano che ci troviamo di fronte ad un falso. La presenza di domini esterni al sito dell’Agenzia delle Entrate (https://www.agenziaentrate.gov.it/) sia nell’indirizzo del mittente che nel link sono un altro segnale evidente.
Dominate le vostre emozioni e non fatevi prendere dal panico di una eventuale – inesistente, in questo caso – sanzione. Verificate la vostra documentazione senza cliccare sui link segnalati. Eventualmente contattate l’Agenzia per controllare la veridicità della comunicazione. In seguito cestinate tutto e non compiete operazioni improvvide.
Tenete monitorate le sezioni del sito dell’Agenzia in cui si segnalano campagne di questo genere.