Bollo Auto, ecco chi non deve pagarlo: la lista

Quasi nessuno paga con “piacere” i servizi legati allo stato, in particolar modo quelli che sono percepiti dalla popolazione come “ingiusti” se non addirittura inopportuni, come ad esempio in Canone Rai, che è fondamentalmente una tassa basata sul possesso di un apparecchio televisivo, e che pur risultando fondamentale per il naturale ordinamento dello stato, viene pagata a malincuore, un po’ come avviene per il Bollo Auto, chiamata in tempi passati anche Tassa di Circolazione.

Bollo Auto, ecco chi non deve pagarlo: la lista

Anche se le due imposte hanno ovviamente funzioni molto diverse mantengono una sorta di modalità alla base, ossia il tipo di tassa che è sul possesso. Il Bollo Auto però viene gestito in modo tendenzialmente separato da regione e regione che si occupa del calcolo, basandosi su fattori come il tipo di autovettura.

Esistono comunque delle esenzioni previste dallo stato in particolari situazioni, ad esempio ogni portatore di handicap certificato e i loro caregiver hanno diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto, così come parenti e affini entro il secondo grado di parentela di una persona riconosciuta gravemente disabile, fino al terzo grado di parentela se chi ha l’handicap ha più di 65 anni. Questa esenzione vale per i veicoli a benzina fino a 2000 cc e diesel fino a 2800 cc.

Godono di esenzione “momentanea” anche i veicoli che appartengono alle categorie di vetture  ibride e elettriche, in questi casi il bollo non viene richiesto per i primi 3 o 5 anni di immatricolazione, anche se alcune regioni come il Piemonte, esentano del pagamento del bollo di queste vetture per tutta la “vita” della vettura.

Anche le auto storiche hanno delle esenzioni, come quelle immatricolate da più di 30 anni, anche se per queste esiste comunque la tassa di circolazione forfettaria (tra gli 11 e i 30 euro, a seconda del veicolo e della Regione di residenza. Per le vetture immatricolate per la prima volta da 20 a 29 anni fa è possibile ottenere uno “sconto” se si ottiene il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica rilasciato dallAutomotoclub Storico Italiano.

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